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SULMONA – “Devo la mia vita al reparto di chirurgia dell’ospedale di Sulmona”. A parlare è il sulmonese Stefano Mastrangioli che solo qualche giorno fa ha terminato la sua degenza nel nosocomio dell’Annunziata, dove ha recuperato le forze e il sorriso. Una storia concreta che conferma come la buona sanità può cambiare in meglio la vita delle persone. “Nell’Aprile 2016, all’improvviso cominciai ad avvertire fortissimi dolori alla pancia”- racconta Mastrangioli. “Trascinato con la forza da mio fratello al pronto Soccorso sono stato subito visitato dal dott. De Santis che dopo accurati esami decise il trasferimento d’urgenza nel reparto di chirurgia. Lì ho avuto modo di poter conoscere la grande professionalità, competenza ed umanità dell’intero reparto; cosa che si è ripetuta nel mese di febbraio 2017 quando sono stato ricoverato per quasi un mese”- fa notare il sulmonese. “Il mio malore era dovuto ad un diverticolo perforato quasi sull’orlo della setticemia e quest’anno ho subito l’intervento di ricanalizzazione”- prosegue- rimarcando “come tutto lo staff del reparto è da 10 e lode, dalle addette alle pulizie che hanno tenuto pulito e profumato un intero reparto, alle care Oss sempre sorridenti ed efficienti”. Mastrangioli si congratula e ringrazia tutti “gli infermieri e professionisti dotati oltre che di grande competenza, anche di grande umanità”. “Vi posso garantire”- tiene a precisare- “che lo staff medico capitanato da Maurizio Tempesti è di grande livello. Conta dell’apporto del dott. Leombruni, del dott. Favoriti che ha preferito il nostro ospedale a quello Avezzano e del nuovo acquisto, la dott.ssa Margherita Garramone. Umanamente sarò grato per tutta la vita alla dottoressa Barbara Fascione ed al dottor Aldo Russo che mi hanno operato due volte e ai quali devo la vita. Ho notato con quanta passione ed amore, oltre che alla bravura indiscussa fanno il loro lavoro, portandosi a casa le preoccupazioni sullo stato di salute dei propri pazienti”. Mastrangioli chiosa con un appello: “questo reparto avrebbe bisogno di maggiori attenzioni, raffrozandolo, perchè ci sono le competenze per renderlo un fiore all’occhiello della nostra regione”.

Andrea D’Aurelio

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