INTRODACQUA – Impegnare il sindaco e la Giunta Comunale a mettere in atto tutte le azioni necessarie per la tutela della salute dei cittadini, attivarsi per una moratoria e scrivere formalmente agli enti preposti, chiedendo tutte le delucidazioni del caso. E’ quanto deciso dall’assise civica di Introdacqua che si è detta contraria al 5g con un ordine del giorno approvato con i voti della maggioranza. Il Consiglio comunale straordinario era stato richiesto dalla minoranza e alla fine si è trovata la quadra su un tema di stretta attualità anche se l’ordine del giorno, il documento approvato e recepito dal Consiglio, è stato votato solo dalla maggioranza consiliare che ha chiesto maggiori approfondimenti agli organi deputati prima di dire no. “Noi abbiamo fatto mettere a verbale il nostro dissenso e la nostra sfiducia verso una sperimentazione che non porterà vantaggi per la salute de cittadini. Nessun documento afferma il contrario”- interviene il consigliere comunale di minoranza, Salvatore Esposito, che non ha condiviso il metodo adottato dalla maggioranza. “Su un tema come questo o dici si o dici no senza riserve”- conclude il consigliere della Lega. “La minoranza, probabilmente per difficoltà tecniche, non riusciva a capire la differenza tra delibera e ordine del giorno. Alle fine è passato solo il nostro documento”- ribatte il sindaco, Cristian Colasante che aggiunge: “abbiamo inteso adottare tutte le iniziative a difesa della salute dei cittadini, attivarci per una moratoria e scrivere agli enti preposti per evitare ogni tipo di strumentalizzazione sul nome di Introdacqua”. Già la scorsa estate il comitato “Stop 5G” aveva fatto l’elenco delle perplessità , in particolare si era detto preoccupato sulla fitta rete di micro antenne oltre alla tecnologia satellitare di supporto, ma anche sull’aumento dell’esposizione della popolazione a campi elettromagnetici a radiofrequenza fino ai 26 GHz, facendo notare che è dimostrato da innumerevoli studi scientifici la correlazione tra radiazioni RF ed effetti dannosi sulla salute e sull’ambiente. Il dibattito è andato avanti per evitare un no a prescindere visto che Introdacqua è uno dei comuni selezionati per ridurre il divario digitale. Alla fine è passata la linea del no, fermo restando i pareri richiesti, per la salvaguardia della salute e delle istanze dei cittadini.
Andrea D’Aurelio