SULMONA – Tra lunedì e martedì della prossima settimana arriverà la convocazione alle associazioni di categoria dall’assessore comunale al commercio Stefano Mariani per le aperture domenicali, tema caldo che sta rimbalzando anche nelle piazze e nei quartieri della città con esercenti e operatori del settore tutti in fibrillazione. E’ notizia di ieri che la maggioranza a Palazzo Montecitorio tira dritto sul tema della regolamentazione delle aperture domenicali. In commissione attività produttive è stata incardinata la proposta di legge, a prima firma della leghista Barbara Saltamartini, che disciplina gli orari degli esercizi e limita le aperture nei giorni festivi alle sole domeniche del mese di dicembre oltre ad altre quattro domeniche o festività durante l’anno. Il disegno di legge, composto di due soli articoli, di fatto abroga i due articoli che hanno liberalizzato le aperture dei negozi e in particolare l’articolo 31 del cosiddetto “Salva Italia” varato dal governo Monti, che aveva introdotto su questo fronte la massima autonomia da parte degli esercizi. La norma attualmente in vigore prevede infatti che “le attività commerciali e somministrazione di alimenti e bevande sono svolte senza il rispetto di orari di apertura e di chiusura, dell’obbligo della chiusura domenicale e festiva, nonché quello della mezza giornata di chiusura infrasettimanale dell’esercizio”. In città gli esercenti si dividono perché è necessario calmierare da un lato le esigenze di chi la domenica può godere di un giorno di riposo lavorativo e dall’altro di chi è abituato a fare acquisti anche di domenica, sempre se in una città che si dice vocata al turismo come Sulmona, i negozi restano aperti. L’assessore però chiama a raccolta le associazioni di categoria per trovare la quadra soprattutto per concordare i giorni di apertura, in ottemperanza alla legge calata dall’alto.
Andrea D’Aurelio