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SULMONA – La libertà di manifestazione del pensiero è un conto. Ledere il buon costume e usare i social solo per offendere e denigrare è tutt’ altro. Cresce la solidarietà per la giornalista Lilli Mandara e per l’avvocato di Sulmona, Teresa Nannarone, offese pesantemente sui social con frasi che inneggiano allo stupro. La solidarietà arriva dal mondo della politica ma anche dalle piazze e dai quartieri della città. “Provo indignazione per i commenti di odio e di violenza espressi contro Teresa, “colpevole” di aver espresso in maniera educata e civile il suo dissenso domenica scorsa. La violenza non deve essere mai tollerata né tantomeno giustificata, per questo esprimo la massima solidarietà nei confronti di una donna che, con coraggio, ha deciso di non rimanere indifferente” scrive sul profilo Facebook della Nannarone, l’ex presidente della Provincia dell’Aquila, Antonio De Crescentiis. “Ho letto con disappunto ciò che è accaduto – sottolinea Marianna Scoccia, sindaco di Prezza – esprimo vicinanza e solidarietà a Teresa, atti deplorevoli di questo tipo sono lo specchio di una realtà che mi fa orrore”. Pur nelle diversità di appartenenze e di orientamenti il sindaco di Pratola, Antonella Di Nino, ha espresso “piena solidarietà a Teresa e a Lilli Mandara, che ha subìto identica violenza verbale per aver espresso il proprio pensiero con la chiarezza che la contraddistingue sempre nel suo lavoro”. “Vigliacchi ed incattiviti, aizzati da leader politici che pur di prendere voti sono disponibili a sollecitare odio tribale contro le donne. Un uomo ed una donna ridicoli, sprezzanti, aizzano alla violenza ed allo stupro – scrive la parlamentare Stefania Pezzopane – Fate schifo. Solidarietà a Teresa Nannarone che ha osato esporre uno striscione con parole di amore nei giorni dell’odio salviniano”. “Mi rammarica e mi preoccupa sapere che nella nostra comunità possano albergare simili sentimenti di intolleranza e di odio verso altri membri che si sono limitati ad esprimere il proprio pensiero”- ha aggiunto l’ex vice sindaco di Sulmona, Mariella Iommi che ha dato la sua solidarietà alla Nannarone. Fanalino di coda il sindaco Annamaria Casini, primo sindaco donna della città, che in un post su facebook pubblicato poco fa manda il suo messaggio: “offese e giudizi pesanti oltre ogni limite, ingiurie lesive della dignità delle persone non sono ammissibili e sono dunque duramente condannabili a prescindere da tutto. Sono questi comportamenti che tra l’altro non fanno giustizia alla nostra cultura di comunità accogliente e solidale che oggi più che mai deve stringersi e riconoscersi in valori di civiltà”- ha concluso il sindaco.

Andrea D’Aurelio

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