banner
banner

INTRODACQUA – Non ce l’ha fatta a lottare contro il male del secolo, la leucemia, e si è spento a soli 23 anni. La morte di Mattia Costantini ha lasciato sgomento e incredulità a Introdacqua e Raiano, le due comunità dove il giovane è cresciuto. Da tempo Mattia era malato e lottava contro quel “mostro” ma ieri pomeriggio il suo cuore ha cessato di battere all’ospedale di Pescara dove era ricoverato. In un primo momento la sua battaglia sembra vinta ma poi ha avuto una ricaduta. Tutta la comunità si è stretta intorno al dolore della madre Rosanna, delle sorelle Klizia e Carlotta, e del papà adottivo, Patrizio Schiazza, storico segretario regionale dell’associazione Ambiente e/è vita, che ad Avezzano gestisce la Riserva regionale del Salviano. Mattia era rimasto orfano del padre, Marco, che a Raiano gestiva una ditta di lavorazione dell’alluminio. Si era diplomato al Liceo classico Ovidio di Sulmona e si era iscritto all’Università dell’Aquila. “Il padre era originario di Raiano mentre la famiglia vive ora ad Introdacqua. Siamo tutti costernati e dispiaciuti”- ha commentato il sindaco di Raiano, Marco Moca. Resta il ricordo di un ragazzo che aveva sempre il sorriso stampato sulle labbra. Basta scorrere il suo profilo facebook per accorgersi di quanta voglia di vivere si nascondeva dietro quegli occhi pieni di luce. Ma, stando alla descrizione degli amici e dei conoscenti, Mattia era anche un amante della natura. Amava passeggiare e fare escursioni. Di carattere era abbastanza riservato anche se con gli amici estroverso. E il dolore in queste ore si moltiplica pensando a tutti quei sogni infranti e spezzati che un ragazzo di 23 anni può coltivare. Il rito delle esequie sarà officiato domani pomeriggio alle 14.30 nella Chiesa parrocchiale di Introdacqua dal parroco don Ramon Peralta. La redazione di Onda Tg si unisce al dolore della famiglia Costantini e del Segretario di Ambiente e Vita, Patrizio Schiazza. Per un giovane che ha amato le bellezze della natura si accorciano ora le distanze tra terra e cielo. Fra lacrime, dolore e umano rispetto.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento