SULMONA – 1108 abitanti persi negli ultimi quattro anni e Sulmona scende, per la prima volta, sotto la soglia dei 25mila abitanti. A rivelarlo è lo studio condotto dal professore Aldo Ronci, che sicuramente apre un’ulteriore riflessione sulla crisi che vivono il capoluogo peligno e il comprensorio. Il calo demografico è dato soprattutto quindi dalla forte flessione delle nascite. Secondo il sulmonese Ronci l’inversione di tendenza sulle nascite e risorse che possano stimolare la ripresa produttiva sono i fattori sui quali puntare per superare la crisi. “In compagnia†di Sulmona ci sono Ortona, che perde 889 abitanti, Lanciano (-778), Giulianova (-221), Martinsicuro (-21). L’analisi sullo stato demografico della regione rivela però un altro dato, altrettanto preoccupante, quello della perdita di popolazione (-22.359) dell’Abruzzo, con una flessione doppia rispetto alla media nazionale della decrescita demografica. Il solo dato di segno positivo è invece quello riguardante l’area metropolitana Pescara-Chieti, con nove comuni che crescono complessivamente di 3610 abitanti: Montesilvano, Silvi, Città S.Angelo. Spoltore, Cappelle sul Tavo, Collecorvino, Moscufo, Pianella, Cepagatti, San Giovanni Teatino, Torrevecchia Teatina, Francavilla al mare. L’area metropolitana Pescara-Chieti raccoglie il 27% della popolazione totale d’Abruzzo. Le flessioni più consistenti di popolazione riguardano poi le province dell’Aquila (-2,50) e Chieti (-2,07). Più lievi le flessioni per Pescara (-1,08) e Teramo (-0,98). Le ragioni di questi dati, secondo Ronci, vanno individuate in un problema di squilibri tra generazioni con conseguenze sociali e in un problema di sistema produttivo inadeguato. Negli stessi quattro anni infatti l’Abruzzo ha accusato un calo nelle attività produttive pari all’1,83%, anche questo dato doppio rispetto alla media nazionale, che è di 0,68%. Un quadro che fa emergere, ancora una volta, un gap troppo ampio fra le aree interne e la costa. Mentre continua la fuga dalla città con la valigia sul letto che, a quanto pare, è davvero quella di un lungo viaggio. Per dirla con le parole di una famosa canzone.
Andrea D’Aurelio