banner
banner

SULMONA – Per quell’appalto contestato Alessio Di Masci aveva trascinato il nuovo corso del Pd in Tribunale ma la Procura della Repubblica di Sulmona ha chiesto l’archiviazione al Gip per il reato di diffamazione. La richiesta è stata depositata dal Sostituto Procuratore, Aura Scarsella, dopo aver esaminato l’esposto depositato nelle scorse settimane dall’ex consigliere comunale, Alessio Di Masci, che aveva querelato i vertici del Pd. Secondo il partito il Comune avrebbe affidato il servizio sui tributi minori ad una società di cui il figlio del consigliere comunale, Bruno Di Masci (ndr), sarebbe stato amministratore unico.I fatti risalgono all’estate dello scorso anno quando il Comune di Sulmona determina l’affidamento diretto del servizio di assistenza e supporto alla gestione dei tributi minori. Era il 31 agosto 2018. L’ente, attraverso la procedura sul Mepa, comunicava alla società di essere stata invitata a presentare un’offerta in merito alla trattativa. Connettitalia, all’epoca rappresentata da Claudio Valeri, proponeva e sottoscriveva un’offerta di 34 mila euro. La Dirigente del settore contabile, Filomena Sorrentino, procedeva quindi all’accettazione dell’offerta e alla stipula del contratto. Si arriva alla determina del 12 settembre 2018 che sancisce l’assegnazione dell’appalto. “Alla luce di quanto documentato emerge chiaramente che nessun ruolo era in capo al sottoscritto”- aveva Di Masci nella querela- portando in tribunale i nuovi vertici del partito. La Procura ha chiesto però l’archiviazione al giudice per le indagini preliminari, ritenendo che quel famoso comunicato del Pd non ha contenuti diffamatori. Ora Di Masci potrà opporsi, entro i termini stabiliti dalla legge, alla richiesta di archiviazione. Sarà il Gip a decidere se chiudere o meno il caso.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento