SULMONA – “Su le mani per il pianetaâ€. E’ questo lo slogan che ha fatto da filo conduttore al terzo sciopero del clima, una manifestazione che orami ha conquistato Sulmona. La Questura parla di un migliaio di partecipanti fra studenti e docenti delle scuole, organizzatori e passanti. Ma, al di là dei numeri, resta l’immagine di quel fiume di studenti che gridano, saltellano con cori e musica ( da qui la leggera vibrazione del ponte Capograssi), per il futuro dell’ambiente. Per il loro futuro. Perché “non esiste un pianeta bâ€. Centinaia di studenti hanno quindi risposto all’appello di “Fridays For Future†e si sono radunati in viale Togliatti dove è partito il corteo che ha attraversato la città fino ad arrivare nella centralissima piazza XX Settembre. Fra striscioni, entusiasmo e consapevolezza, in tanti hanno preso la parola per ricordare l’importanza di difendere l’ambiente nel quotidiano. “Abbiamo solo undici anni per cambiare le cose. Dobbiamo agire e dobbiamo farlo subitoâ€- hanno ricordato i manifestanti che sono scesi in piazza per dire no al fossile, per stare “tutti uniti senza escludere nessuno†e per dare voce alla scienza. Non uno sciopero come gli altri, nel senso che la manifestazione non serve e non deve servire solo per evitare interrogazioni e compiti in classe. L’immagine dei docenti che accompagnano gli studenti è particolarmente significativa. Il futuro del clima e del pianeta appartiene alle giovani generazioni. Una “lezione†in piazza che vale tanto quanto quelle che vengono effettuate sui banchi. Anzi. Sicuramente di più.
Andrea D’Aurelio