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SULMONA – Il restauro del busto per far riscoprire la figura di Carlo Tresca alle nuove generazioni e sui banchi di scuola, l’impegno di eseguire il restyling al Monumento dei caduti con la somma di 30 mila euro fatta allocare in bilancio dal consigliere Fabio Pingue e l’acquisto di un minibus da destinare alla sezione Ana degli Alpini in memoria di Olindo Le Donne. Sono stati questi i momenti salienti della raccolta cerimonia di questo pomeriggio alla Villa Comunale, davanti al busto di Carlo Tresca, restaurato dagli alpini. “Bisogna far riscoprire questi uomini e la loro storia di grande significato ed esempio per noi tutti in particolare ai giovani” ha dichiarato l’assessore comunale Antonio Angelone, poco prima di scoprire il tricolore svelando il busto restaurato da Gabriele Malvestuto. L’impegno di dotare la sezione locale delle penne nere di un pulmino è arrivato dal Presidente della società di scopo della Fondazione Carispaq Mimmo Taglieri. Mentre a ripercorrere la storia di Carlo Tresca ci ha pensato il responsabile della sezione Ana Marco Di Silvestro. Damiano Verrocchi, a nome della Fondazione Tresca, invece ha invitato l’amministrazione comunale a celebrare l’anno prossimo il 140° anniversario della nascita di Tresca. In proposito si stanno già pensando iniziative, tra le quali spicca una mostra da dedicare alla collezione del periodico “Il Martello”, fondato e diretto dallo stesso Tresca, oggi custodita nella Biblioteca Berneri di Reggio Emilia. L’opera di restauro del busto bronzeo è stata promossa dal gruppo Alpini di Sulmona “Tirone” insieme al restauro della lapide in piazza Carmine, dedicata alla preziosità dell’acqua di Sulmona, cantata da Ovidio e al restauro dei cippi eretti in ricordo degli alpini Giuseppe Tirone, cui la sezione sulmonese è appunto intitolata e Armando Ranucci, collocati nella villetta di viale Mazzini. Nel corso della cerimonia è stato ricordato anche l’alpino Giulio D’Aloisio

Andrea D’Aurelio

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