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SULMONA – Un tavolo tecnico-politico per la proposta di un disegno di legge volto a ridisegnare le circoscrizioni giudiziarie e a rivedere la geografia giudiziaria . Si sono lasciati con questo preciso impegno le istituzioni che hanno preso parte questa mattina al nuovo summit per la salvaguardia del Tribunale di Sulmona, finito nel vortice della riforma della geografia giudiziaria, assieme ai presidi di Avezzano, Lanciano e Vasto. L’incontro al Palazzo di Giustizia è quindi servito per non abbassare l’attenzione sulla tutela dei singoli presidi giudiziari. “Accolgo e sostengo la proposta di realizzare un tavolo tecnico politico per impostare un disegno di legge sulla salvaguardia dei piccoli tribunali. “E’ importante poter interloquire immediatamente con il Ministro, attraverso la senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo, sottolineando come il nostro sia un territorio particolare, ampio e montano, con determinate caratteristiche orografiche che non permettono di adottare gli stessi criteri perequativi basati sul numero di abitanti, in quanto si rischia spopolamento e mortificazione”- ha esordito il sindaco Annamaria Casini. Per la parlamentare pentastellata è importante “non perdere di vista l’obiettivo di preservare tutti e quattro i tribunali minori. Mio compito è quello di capire a che punto è il lavoro della riforma della geografia giudiziaria e come noi possiamo entrarci”. Che la salvaguardia del Tribunale passa per la revisione della stessa riforma lo ha ricordato il Presidente del Palazzo di Giustizia, Giorgio Di Benedetto, sottolineando che “la geografia giudiziaria deve essere in linea con le direttive dell’Unione Europea”. Sceglie la strada del confronto con il Ministro anche la consigliera regionale dell’Udc, Marianna Scoccia, non senza ribadire che servono “maggiori risorse per il progetto Capograssi che deve rappresentare un vero punto di forza”. All’incontro erano presenti, fra gli altri, anche il Presidente della provincia dell’Aquila Angelo Caruso, alcuni sindaci del territorio, i consiglieri comunali Andrea Ramunno, Franco Di Rocco e Elisabetta Bianchi, unitamente ai rappresentanti dell’Ordine degli avvocati.

Andrea D’Aurelio

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