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SULMONA – La Lega accusa il sindaco di Sulmona per il taglio dei posti letto al nuovo ospedale mentre la Casini si difende ricordando che l’assegnazione degli stessi rientra nella programmazione regionale. Si apre il caso politico sul nuovo ospedale di Sulmona con il sindaco e la Lega che sono ai ferri corti. Tutto è partito dall’allarme lanciato dalla Casini sul taglio di sette posti letto. “Ci risulta che 4 di questi li abbia cancellati direttamente il Dg Tordera nell’ultimo atto aziendale con Delibera n. 1207 del 20 giugno 2018” incalza la Lega “atto questo approvato dalla Sindaca in quanto componente del Comitato ristretto dei sindaci della ASL1: e allora protesta oggi per un atto da lei stessa approvato? La Sindaca dovrebbe essere oggi cosciente che proprio nei trascorsi anni della sua amministrazione occorreva fare battaglia, invece di aderire alla politica del taglio e della depauperazione”. E poi l’attacco sulla classificazione dell’ospedale. “Ci si chiede pertanto” rimarca La Lega “cosa la spinga proprio ora a scrivere ai rappresentanti della sanità (forse le imminenti elezioni europee); comunque sia il suo inutile attivismo mediatico è perfettamente in linea con i risultati delle politiche fallimentari degli ultimi anni”. Non si fa attendere la risposta della Casini. “I posti letto in un ospedale sono materia di programmazione regionale, mentre un sindaco non può né definire né autorizzare alcun assetto. La propaganda elettorale è finita e anziché pensare al numero dei sopralluoghi che ho effettuato io, la consigliera regionale della Lega, espressione di questo territorio, si dedicasse piuttosto a risolvere concretamente le serie e numerose problematiche della sanità peligna e dell’ospedale, che va valorizzato, dato che rischia di restare una scatola vuota, e va autorizzato per i 129 posti letto previsti inizialmente e non per i 122. Oggi è in via di definizione il Patto della Salute 19-21, ma la Regione è assente”- interviene la Casini che rispedisce le accuse al mittente non senza sottolineare che “dobbiamo sperare che sia imminente la risoluzione concreta di tutti i problemi della sanità locale, avendo ora gli strumenti per dimostrare con i fatti (e non con le passerelle), ponendo fine a questa propaganda elettorale su un tema così importante per la città e il territorio”.

Andrea D’Aurelio

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