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SULMONA – Energia dalle foglie di the, biglietti da visita e mollette per i panni dai prodotti assorbenti alla persona, compost dai fanghi di depurazione, prodotti edili dalle cave dismesse e interi appartamenti arredati con gli ingombranti recuperati.
Questi sono solo alcuni degli esempi di riuso di oggetti e rifiuti che imprenditori e amministratori di società pubbliche hanno portato stamattina ad esempio nel convegno “#Sst – Sviluppo sostenibile del territorio”, organizzato da Cogesa Spa, in collaborazione con Utilitalia, nella ex sede di Sviluppo Italia. Da tutti, pubblici e privati, è arrivato l’appello al legislatore a sbloccare le norme sul cosiddetto ciclo dell’end of waste, fine dei rifiuti e riuso di tutti i materiali. Già perché oggi le buone pratiche del riuso e del riutilizzo che con responsabilità mettono in atto le società pubbliche o adottano le imprese private con grandi sacrifici sono più all’avanguardia delle attuali normative. “Rifiuto è uguale a risorsa – ha detto l’amministratore unico Cogesa, Vincenzo Margiotta – e su questo stiamo lavorando con Fater e Ecolan per un nuovo impianto da realizzare a Sulmona per il riciclo di prodotti assorbenti alla persona. Altra cosa che a breve inaugureremo è un impianto per la produzione di materia con cui produrre energia. La svolta di Cogesa è questa e noi stiamo facendo del nostro meglio per tutelare l’ambiente, con la convinzione che ognuno di noi deve fare la sua parte. Dai cittadini con la raccolta differenziata alle imprese e le società con i processi produttivi”. Al convegno sono intervenute fra gli altri il sindaco di Sulmona Annamaria Casini e la consigliera regionale Marianna Scoccia. Ma il riuso diventa anche una sfida economica per FaterSMART, EcoLan, Refresco, Spica, Pavind – Servizi Ambientali, Pantex e SACA spa che hanno illustrato le rispettive tecniche e modalità.

Andrea D’Aurelio

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