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SULMONA – Un 74enne sulmonese, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie e lesioni personali aggravate e tentato omicidio nei confronti del figlio, è stato allontanato dalla casa familiare. Il provvedimento è stato emesso ieri dal Gip del Tribunale di Sulmona Giorgio Di Benedetto, su richiesta del Procuratore Capo della Repubblica Giuseppe Bellelli ed eseguito dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona, coordinata dall’ispettore superiore Daniele L’Erario. Tutto è cominciato nella mattinata del 19 agosto scorso, sul numero di emergenza 113 del Commissariato, quando il personale veniva avvisato di una violenta lite all’interno di un condominio. La volante della Polizia, intervenuta sul posto è stata indirizzata, da altri condomini, verso l’appartamento interessato, dove era presente un uomo. Lo stesso, incensurato, ha riferito di aver avuto poco prima un diverbio con la moglie e il figlio, maggiorenne, nel corso del quale è stato colpito dalla prole con una sedia. Il 74 enne rifiuta le cure mediche. Nel pomeriggio il fuori programma. La Sala Operativa riceve notizia che presso il reparto di ortopedia dell’ospedale di Sulmona è stato ricoverato un giovane con ferite da arma da taglio su una mano. Il personale della Polizia, intervenuto per acquisire informazioni dal diretto interessato, viene quindi a conoscenza che si tratta del figlio del 74enne. Il ragazzo confessa di essere stato ferito dal padre nel corso della lite avvenuta la mattina all’interno dell’abitazione, in cui viveva con i genitori, e scaturita da futili motivi. Nello specifico, il giovane, intervenuto in difesa della madre in quel momento aggredita verbalmente dall’uomo, nel corso della colluttazione nata per disarmare il padre, che nel frattempo aveva preso un grosso coltello da cucina per colpirlo, è stato ferito ad una mano, riportando un taglio profondo su due dita , con lesione dei tendini, per il quale è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. La madre, successivamente ascoltata, ha confermato la dinamica dell’episodio e ai poliziotti ha raccontato di subire in silenzio da quarant’anni le violenze e i maltrattamenti del marito, ma di non aver mai avuto la forza di denunciare la situazione e di chiedere aiuto. Madre e figlio, temendo per la propria incolumità, hanno deciso di lasciare l’abitazione e trasferirsi temporaneamente presso un parente. Per il 74 enne, decorsi i termini della flagranza del reato, è scattata la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare.

Andrea D’Aurelio

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