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BUGNARA – “I soldi per sistemare i viadotti della A24 e A25 ci sono. Me lo ha assicurato questa mattina il ministro Tria. Non ci sarà necessità di un ulteriore decreto”. Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, nel corso del sopralluogo effettuato questa mattina sotto il viadotto Macchia Maura della A25 nel comune di Bugnara. Quello di Toninelli è un ritorno sotto i viadotti autostradali. C’era già stato nel blitz dello scorso mese di settembre ed oggi è tornato a Bugnara per verificare di persona la situazione e fare il punto su cosa è stato fatto. “Ci hanno detto di aver creato allarmismo. Oggi i dati scientifici ci dicono che abbiamo fatto bene perché le carte che stanno al concessionario dicevano che i viadotti stavano molto meglio di quanto i rilievi scientifici stanno dicendo. Andiamo avanti con le verifiche di sicurezza per evitare altri crolli come quelli del ponte di Genova”- ha aggiunto il Ministro spiegando che la collaborazione con il Ministero e l’Università di Roma diventerà una sorta di modello per il concessionario. “Oggi lo Stato torna a fare lo stato perché quello che stiamo facendo nessuno lo ha mai fatto”- ha concluso. Ma va avanti il braccio di ferro con Strada dei Parchi. Mentre il ministro e il dirigente ministeriale ingegnere Placido Migliorino hanno ribadito la necessità che i viadotti siano messi in sicurezza e che finora nessun allarmismo è stato fatto ed i soldi per le opere di messa in sicurezza ci sono, la società Strada dei Parchi, attraverso l’amministratore delegato, Cesare Ramadori, ha dichiarato di essere in possesso di documenti che attestano che dei 192 milioni di euro stanziati nel decreto Genova per i viadotti autostradali finora ce ne sono solo 112, tanto che il ministero dell’Economia e Finanze, ha rimandato indietro il decreto al Ministero Infrastrutture. Mentre se non sarà approvato il Piano economico finanziario, entro giugno, dal 1° luglio scatterà il rincaro del 19% delle tariffe autostradali. Su questo punto la diatriba resta aperta. Sempre rispondendo al dirigente del Mit e quindi al ministro Toninelli, Ramadori ha osservato che “l’85% dei carichi utilizzati oggi per verificare la sicurezza dei viadotti risponde al 101% della vecchia normativa. “Questo lui non lo dice sostenendo che con l’85% si sono fessurati”, ha concluso Ramadori – Io dico invece che hanno fatto il loro mestiere perché hanno superato il 100%”

Andrea D’Aurelio

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