SULMONA – Un trauma cranico e toracico con la conseguente lesione di vari organi vitali ha provocato la morte di Antonio Di Censo, 54 enne delle Cavate, che ha perso la vita nella vigilia di ferragosto sulla strada regionale 479 Sannite all’altezza del civico 13 lungo il territorio comunale di Sulmona. Ad accertare la causa del decesso è stato l’esame autoptico eseguito in mattinata, presso il nosocomio peligno, dall’anatomopatologo Luigi Miccolis. L’autopsia ha fatto luce sulle cause della morte mentre, proprio in queste ore, emergono alcuni particolari sulla dinamica dell’incidente che lasciano qualche dubbio. Di Censo è morto a causa del grave trauma che ha leso gli organi vitali, provocato quasi sicuramente da un improvviso malore che lo ha fatto uscire fuori strada mentre era alla guida e stava ultimando le consegne nei canali irrigui della zona. Di Censo era dipendente del Consorzio di Bonifica Aterno-Sagittario e la prima consegna risale intorno alle sei dello scorso 14 agosto. Il decesso si sarebbe verificato di lì a poco mentre il ritrovamento del cadavere, da parte del proprietario del terreno situato lungo la strada, è avvenuto circa un’ora più tardi. L’agricoltore ha rinvenuto prima la vittima esanime a terra e poi l’auto incidentata e distrutta, lanciando l’allarme a Carabinieri e ambulanza del 118 che sono intervenuti sul posto. Per il 54 enne delle Cavate non c’è stato nulla da fare. I sanitari, che hanno rinvenuto il cadavere sul terreno a circa sette metri di distanza dal veicolo, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Il sulmonese- come ha chiarito il medico legale Miccolis- è morto sul colpo e non ha avuto il tempo nemmeno di riprendersi e chiamare aiuto. Tutto torna verrebbe da dire se non fosse per il mistero del cancello che delimita l’accesso al terreno agricolo. Forze dell’ordine e proprietario lo hanno rinvenuto a terra e in un primo momento si pensava che fosse stata l’auto a scaraventarsi sull’inferriata. Stando alla ricostruzione dei Carabinieri della compagnia di Sulmona, coordinata dal capitano Maurizio Dino Guida, il conducente sarebbe uscito fuori strada in seguito al malore per abbattere un moncone di albero che era collocato nella zona e un palo, finendo sul terreno agricolo con il veicolo che si sarebbe ribaltato più volte. E’ possibile quindi che il corpo senza vita del 54 enne sia stato sbalzato fuori dall’abitacolo ma resta la domanda dell’ultimo minuto: se l’auto non è andata a sbattere contro il cancello e lo stesso è stato rinvenuto divelto a terra, chi lo ha abbattuto o meglio chi lo ha sfilato? Un interrogativo che si sono posti anche i militari dopo aver effettuato tutti gli accertamenti e i rilievi di rito. Tornando sul luogo dell’incidente si nota chiaramente che la recinzione è stata ripristinata, con tanto di lucchetto per agevolare la chiusura, ma non presenta alcun segno di danneggiamento. C’è qualcuno che è passato sul luogo della tragedia dopo il decesso? La legittima domanda lascia il passo al suffragio e al ricordo di Antonio, una persona sempre ligia al dovere. Il rito funebre sarà officiato domani 17 agosto alle ore 10,30 presso la Basilica Cattedrale di San Panfilo, a Sulmona. La salma infatti, al termine dell’esame autoptico, è stata riconsegnata ai familiari ed è stata esposta presso l’obitorio dell’ospedale cittadino.
Andrea D’Aurelio