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SULMONA – Lo dicono i fatti e le persone. Quello che sta per cominciare è il Natale peggiore degli ultimi tempi, almeno per la città di Sulmona. Un Natale con un clima teso e pesante, con un velo di tristezza e malinconia. Si fa fatica quest’anno a concentrarsi sulle luci che brillano nel centro storico e nei quartieri cittadini, sui prodotti dei mercatini di piazza XX Settembre e via De Nino, sui suoni che riecheggiano dalle case e in via Roma, sui desideri dei bambini che aspettano il solito regalo. A dominare sono i recenti fatti di cronaca che, purtroppo, non fanno sorridere. Sotto l’albero per 24 dipendenti di Palazzo San Francesco arrivano le notifiche per danno erariale emesse dalla Corte dei Conti per il presunto assenteismo. L’area medico-legale dell’Inps di Sulmona rischia la soppressione e i dirigenti alzano la voce, richiamando l’attenzione delle istituzioni. C’è chi, anche a ridosso del Natale, si stanca di vivere o chi, per l’inaudita crudeltà umana, cessa di esistere. E’ il caso di Fabrizia Di Lorenzo, la 31 enne sulmonese vittima della tragedia di Berlino. Un sorriso splendente che si è spento per sempre. Sulmona è ferita. Lo dimostrano le duemila fiaccole accese in memoria di Fabrizia e il continuo peregrinare di tanti giovani presso il Monumento di piazza Carlo Tresca. Si fermano in silenzio e lasciano un lumino. Forse è proprio il silenzio il regalo più grande da scartare in questo Natale. Un silenzio assordante ma per certi versi necessario. Un silenzio per tornare a riflettere sui grandi temi della città e del territorio, sul valore delle persone e della vita umana, sul dramma dei giovani che per realizzarsi fino in fondo sono costretti a fare le valigie. Un silenzio che giova anche a coloro che, nonostante tutto, decidono di ricominciare e riprovarci, abbellire le vetrine del proprio negozio, aprire un’attività, lanciare il cuore oltre l’ostacolo. A tutti loro e a quanti ogni giorno ci seguono dall’altra parte dello schermo, gli auguri di Onda Tg. E’ pur sempre Natale.

Andrea D’Aurelio

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