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SULMONA – “Nel giro di tre mesi, e lo dico davanti a tutti in televisione, o delle situazioni si sbloccano nel senso che diamo delle risposte alla città, diversamente ci salutiamo e vorrà dire che questa è una città che ha una maledizione”. Lo ha detto ieri nella rubrica del mercoledì “Un Occhio per Tutti” il consigliere comunale del Pd, Bruno Di Masci, a proposito del nuovo esecutivo comunale nato dall’accordo tra i civici gerosolimiani e il Partito Democratico. Di Masci si è confrontato in un lungo e appassionato dibattito televisivo con il capogruppo di Avanti Sulmona, Fabio Pingue, che aveva aperto la crisi a Palazzo San Francesco dopo aver abbandonato la coalizione civica “Noi per Sulmona”, provocando le dimissioni in Giunta dell’ex assessore Antonio Angelone. L’ex sindaco e consigliere Pd non ci sta a sentir parlare di “Giunta Casini-Di Masci”. “Io non ho partecipato nemmeno alle trattative. Il sindaco è la dottoressa Casini e quella che si è formata non è una maggioranza organica. Noi abbiamo dato un appoggio perché Sulmona non merita una lunga gestione commissariale”- interviene il professore che parla di “giunta a termine”, trovando quella definizione che nessuno riusciva a dare. “Ci siamo ritrovati di fronte un dilemma”- spiega di Masci- “se lasciare la città nelle mani di un Commissario Prefettizio fino al 2020 oppure se fare un tentativo a termine, di pochi mesi, per dare delle risposte. E noi consiglieri del Pd siamo determinanti rispetto alle attività amministrative da porre in essere”. La verifica quindi scatterà già all’indomani delle elezioni europee del prossimo maggio. E, in caso di esito negativo, la durata di un’eventuale gestione commissariale cambierebbe di poco. Ma Di Masci un tentativo lo vuole fare e si dice fiducioso. Come pure aspetta con ansia la riunione urgente convocata dai vertici regionali e provinciali del partito per discutere del caso Sulmona. “Io sono un socio fondatore del Pd che è stato sempre maltrattato e sono rimasto sempre del Pd. Forse qualcuno dimentica che gli stessi che adesso starnazzano sono quelli che sono venuti a Sulmona, ci hanno tolto il simbolo e hanno appoggiato Gerosolimo. Che lo facessero. Se non hanno buon senso non posso farci nulla”- ha concluso Di Masci non senza rimarcare che, a prescindere dagli eventuali provvedimenti che verranno presi, non verrà meno l’appoggio del Pd alla neonata Giunta Comunale.

Andrea D’Aurelio

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