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SULMONA – Voci e cori appassionati, girandole di assoli strumentali, un’altalena di emozioni, tre ore ininterrotte di concerto dal lento al jazz e lo swing, un tuffo nella storia della musica italiana, un’esplosione di coreografia e un’apoteosi nel finale. Sarà ricordato così il concerto di Renzo Arbore e dell’Orchestra Italiana che ieri ha chiuso in grande stile gli eventi della Giostra Cavalleresca di Sulmona. In migliaia hanno riempito piazza Garibaldi dove lo showman pugliese con ironia e delicatezza ha saputo scatenare il pubblico, riproponendo tutti i suoi cavalli di battaglia. Dalla canzone napoletana come “Reginella”, “O Sarracino”, “Luna Rossa”, “O Surdato nnamurato” agli omaggi dedicati a Totò ( Malafemmena) e Domenico Modugno (Piove), fino a rispolverare quei brani che fanno scendere in pista a ballare come “Il materasso”. Il massimo coinvolgimento del pubblico arriva con “Ma la notte no”, “Vengo dopo il tiggì” e “Cacao Meravigliao”. Sul palco a dominare è stato anche l’Abruzzo con la spassosa ironia del comico abruzzese Germano D’Aurelio, in arte Nduccio e con la competenza di Giancarlo Colangelo, l’applauditissimo sassofonista jazz originario di Introdacqua. In prima fila il sindaco di Sulmona Annamaria Casini con i vertici dell’associazione Giostra Cavalleresca, il Commissario Maurizio Antonini e il Presidente Onorario Mimmo Taglieri. E’ stato proprio Taglieri, salendo sul palco di piazza Maggiore, a “proclamare” Arbore l’ambasciatore di Sulmona nel mondo. Tocca al commissario Antonini ringraziare l’intero popolo della Giostra per il lunghissimo programma di eventi offerto alla città e al territorio. Lo showman pugliese, prima di cominciare il concerto, aveva già espresso apprezzamenti alla città di Sulmona ai microfoni di Onda Tg, lanciando un appello ai più giovani che si avvicinano alla musica. “Il segreto sta nel saper inventare, percorrendo dei sentieri non usali. Non bisogna mai fare quello che fanno gli altri”- ha esordito Arbore. Con il concerto del cantautore e la formidabile Orchestra Italiana cala il sipario sulle manifestazioni della Giostra in Piazza Maggiore, ieri trasformata in un fiume in piena, inondata di gioia ed entusiasmo.

Andrea D’Aurelio

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