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SULMONA – “Noi lavoriamo in Abruzzo per riaprire quello che la sinistra ha chiuso. Tribunali e ospedali”. Lo ha detto il Vice Premier, Matteo Salvini, rispondendo a una domanda di Onda Tg prima di cominciare il suo comizio nella centralissima e affollatissima piazza XX Settembre a Sulmona. Salvini ha fatto il pieno fra bagno di folla, applausi e qualche striscione di protesta che non è mancato come quello appeso da un balcone che si affaccia sulla piazza e riprende le parole del sommo poeta Ovidio: “Empio è colui che non accoglie lo straniero”. La protesta pacifica è proseguita poi prima della conclusione del corteo con altri cartelli e striscioni.Da Italica invece arriva l’appello a sostenere la Lega al momento del voto. “Per fare massima chiarezza sulla nostra posizione e garantire trasparenza alla nostra azione politica e in generale al nostro attivismo, sempre proficuo, rendiamo noto il nostro sostegno alla Lega così anche per evitare qualsiasi equivoco”- ha fatto sapere il coordinatore, Alberto Di Giandomenico. Circondato dai candidati della Lega per le elezioni regionali del 10 febbraio, tra cui la sulmonese Antonietta La Porta, Salvini non ha usato mezzi termini per dire che “i porti sono chiusi e restano chiusi”. “Sono orgoglioso di aver dimostrato che l’immigrazione si può mettere sotto controllo e la lotta agli scafisti si può fare. Io dovrei essere processato perché ho difeso i confini del mio Paese? Sono pronto, non ho alcun problema lo dico per rispetto alla stragrande maggioranza dei magistrati. Che mi arrestino. Voi mi porterete i confetti in carcere- interviene il Vice Premier che proprio sull’immigrazione risponde a un giovane del Niger “l’immigrazione controllata, limitata e qualificata è un valore aggiunto. Se uno è qui per integrarsi e portare rispetto è un valore aggiunto. Gli unici razzisti sono quelli di sinistra, sono razzisti nei confronti degli italiani”. Poi il passaggio sulle regionali. “La Regione è fondamentale, è la regione che apre e chiude gli ospedali. Ma sulla sanità non si può risparmiare. Qui tra 15 giorni si cambia. Passo dopo passo, umilmente, quello che diciamo facciamo, non solo sulla legge Fornero”- chiosa Salvini prima di concedersi alla folla per selfie e strette di mano mentre le forze dell’ordine, in campo con un grande dispiegamento di uomini, si sono occupate di contenere la folla che arrivava fino a via Roma. C’è chi si aspettava però qualche parola in più sull’Abruzzo e sui problemi che affliggono la regione.

Andrea D’Aurelio

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