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SULMONA – La commissione regionale ha chiesto di procrastinare la proroga dei Tribunali minori dal 2020 al 2022. Ma il governo è disposto a concedere solo la proroga di un anno. E’ quanto prevede l’emendamento sottoscritto dall’esecutivo nazionale e sarà discusso tra giovedì e venerdì per la legge bilancio. La richiesta che era stata presentata dalla commissione regionale, presieduta dal Presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Di Pangrazio, era volta a proporre in Parlamento una proroga fino al 2022, con un emendamento che potrebbe essere presentato già con la Legge di bilancio attualmente in discussione o in alternativa nel cosiddetto decreto Milleproroghe. All’ultimo incontro della commissione i parlamentari abruzzesi hanno disertato la seduta. Erano assenti 20 su 21 con grande rammarico da parte di Di Pangrazio. Il governo è comunque disposto a concedere la terza proroga sulla riforma della geografia giudiziaria. La prima arrivò nel 2014 quando l’esecutivo dopo proteste e scioperi della fame decise di rinviare la chiusura dei Tribunali di Sulmona, Lanciano, Avezzano e Vasto a settembre 2018. Poi nel 2017 arrivò la seconda proroga che fissò la soppressione dei presidi per il settembre del 2020. Ora si va verso un terzo rinvio, chiesto anche dalla senatrice pentastellata Gabriella Di Girolamo, che si concretizzerà con un emendamento da discutere nei prossimi giorni. Una proroga di un anno che già sta suscitando polemiche. Per Mauro Nardella della Uil suona come una presa in giro. Il 10 gennaio intanto è stato fissato un incontro tra la commissione e il Ministo Bonafede.

Andrea D’Aurelio

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