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PRATOLA PELIGNA – Un appello a tutti i pratolani affinché possano contribuire all’ottima riuscita di tutte le funzioni, partecipando attivamente alla Processione e addobbando le strade del Paese, è partito dall’Arciconfraternita della Ss.ma Trinità di Pratola Peligna in vista della Santa Pasqua. Primo appuntamento in assoluto sarà la consueta consegna dei camici alle portatrici e ai portatori dei simulacri del Cristo Morto e dell’Addolorata che si terrà il prossimo 12 aprile alle ore 21 presso la Chiesa di S. Pietro Celestino V. Questo non sarà solo un momento per “costruire” la struttura della Processione, ma sarà anche l’occasione per il priore Giustino Trubiano e per il confratello Mario Puglielli, referente per la raccolta delle adesioni, di fornire ai partecipanti le dovute raccomandazioni circa il modo di partecipare e di vivere questo rito solenne, focalizzando l’attenzione sull’altissimo valore religioso caratterizzante questa cerimonia. Secondo appuntamento sarà quello tra la notte di Giovedì e Venerdì Santo quando un piccolo corteo di confratelli farà risuonare lungo le vie del paese un triste suono di tamburo per annunciare la cattura di Gesù. Terzo appuntamento sarà, appunto, la Processione del Cristo Morto che si svolgerà il prossimo 19 aprile e partirà dalla Chiesa della Ss. Trinità nel rione “Dentro la Terra” alle ore 20. Intanto per l’Arciconfraternita della Ss. Trinità ha suscitato grande sollievo e gioia la notizia dell’imminente riapertura della chiesa santuario della Madonna della Libera anche e soprattutto perché si potrà tornare a svolgere le funzioni storiche dell’Arcisodalizio all’interno del santuario. Ecco, dunque, il quarto appuntamento: la Resuscita di mezzanotte. Durante la santa messa del Sabato santo la statua del Cristo Risorto tornerà a correre lungo la navata centrale del santuario. La mattina di Pasqua si terrà l’ultimo appuntamento della tradizione pasquale pratolana. I simulacri del Cristo Risorto e della Madonna, sorretti dai Confratelli Trinitari, dopo una breve corsa in piazza Garibaldi, si incontreranno all’altezza della storica fontana del paese e festeggeranno la Pasqua simulando, attraverso tre inchini e tra un volo di colombe, l’abbraccio tra una Madre e un Figlio. E’ praticamente tutto pronto a Pratola Peligna per il ripetersi della tradizione con fede e partecipazione.

Andrea D’Aurelio

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