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SULMONA – Per l’assessore comunale all’ambiente, Mauro Tirimacco, si configura un problema di sicurezza al Parco Fluviale “A. Daolio” di Sulmona. Per questi motivi il polmone verde cittadino, fino a quando non si procederà con l’affidamento della gestione, resterà chiuso al pubblico e potrà aprire solo su richiesta dei privati. L’annuncio è arrivato l’altro giorno nel corso della conferenza di sindaco e assessori che hanno tirato le somme del 2019. Una decisione quella del Comune che già sta facendo discutere perché non si conoscono attualmente i tempi dell’affidamento dell’area. Previsioni, d’altronde, non è il caso di farle visti gli annunci caduti nel vuoto nel passato. Nelle more dell’attivazione di tutte le procedure, il polmone verde resta chiuso e per poterlo aprire o utilizzare va fatta la richiesta agli uffici comunali. “Attualmente non c’è un custode e non possiamo assumerci la responsabilità”- spiega Tirimacco che ha ricordato gli interventi della messa in sicurezza dopo il maltempo di febbraio 2019 e la conta dei danni per il vandalismo. “Abbiamo trovato spazi completamente distrutti. Per questo preferiamo prima affidare la gestione, che faremo a breve, e poi riaprire il Parco salvo soddisfare le richieste che arrivano dai cittadini”. Si apre quindi su prenotazione e su richiesta. Certo, se davvero si configura un problema di sicurezza, il Parco dovrebbe rimanere chiuso a prescindere. Come pure la giustificazione dei “troppi vandali” regge fino a un certo punto. Il pericolo riguarda un po’ tutte le strutture pubbliche che a quel punto dovrebbero essere aperte, anch’esse, su prenotazione. Il Comune in ogni caso ha preso e reso noto la sua decisione e sta cercando di accelerare le procedure per affidare la gestione.

Andrea D’Aurelio

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