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SULMONA – E’ accusato di falso in atto pubblico e truffa aggravata ai danni della Regione Abruzzo. Questa mattina, il giudice per le udienze preliminari Giuseppe Ferruccio, ha rinviato a giudizio G.M., l’imprenditore campano già legale rappresentante dell’ex Resort di Raiano. La prima udienza del processo è stata fissata per il prossimo 17 marzo. Quello esaminato oggi è la costola di un altro procedimento penale che vede imputato sempre l’imprenditore e fa riferimento all’assunzione di una dipendente che si è ritrovata nel team delle terme senza saperlo. L’avvocato di G.M., Daniele Di Bartolo, chiederà la riunione dei due procedimenti davanti al giudice monocratico nell’udienza del marzo prossimo che riguarda sempre le “assunzioni fantasma”. Secondo le accuse, nel 2012, la Direzione politiche attive del Lavoro della Regione Abruzzo predisponeva un progetto denominato Pofse Abruzzo 2007-2013 “Lavorare in Abruzzo 3” attivando un servizio pubblico per l’accesso agli incentivi ai datori di lavoro o alle imprese finalizzati all’incremento dell’occupazione. Dalle indagini è emerso che nel gennaio del 2013 il legale rappresentante di due società inviava due domande di partecipazione per l’assunzione a tempo indeterminato di 15 lavoratori full time (per 40 ore settimanali) per ciascuna società, avanzando relativa richiesta di finanziamento. Le terme avrebbero ottenuto fondi per 400mila euro. L’analisi del progetto evidenziava come tali assunzioni dovevano essere effettuate, pena la decadenza, entro 60 giorni a decorrere dalla comunicazione di ammissione al finanziamento, cosa che avveniva nel marzo del 2014. Dalle indagini è emerso che fino al mese di settembre 2014 nessuna delle 30 persone indicate nella richiesta di finanziamento era stata assunta e che nell’aprile 2015 (oltre i termini di decadenza) risultavano assunti solo tre giovani in una delle due società e 4 nell’altra. L’imprenditore aveva respinto le accuse, sostenendo che l’erogazione del contributo era subordinato alla concessione della fideussione. Per il procedimento già aperto e per quello di oggi sarà il giudice ad accertare eventuali responsabilità.

Andrea D’Aurelio

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