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SULMONA – La corsa contro il tempo per elaborare e pubblicare la manifestazione d’interesse, il sogno di ritrovare la via di casa, i sopralluoghi e i verbali per rimuovere gli ostacoli e superare tutti i cavilli burocratici. Cosa resta di tutto il lavoro profuso per riportare a Sulmona i ragionieri e geometri? Nulla verrebbe da dire se non la rabbia e la delusione per aver perso una “battaglia” a pochi centimetri dal traguardo. Almeno per quei pochi che si sono messi in prima linea. Questa mattina a sugellare la doccia fredda è stata la Provincia dell’Aquila che ha annullato all’ultimo minuto il summit convocato dal Presidente Angelo Caruso. Il contratto firmato ieri fra S. Antonio Srl e Comune di Sulmona ha reso inutile l’odierno incontro che non si è tenuto, almeno per la Provincia. Tanto è bastato per aprire il caso politico e provocare altre frizioni all’interno della maggioranza in Consiglio proviciale. L’impresa, che aveva messo a disposizione l’immobile dell’ex convento di S. Antonio per il ritorno del De Nino-Morandi in città, si è giustificata con l’ente e ha declinato l’invito. “Torniamo ad evidenziare che, nonostante la completezza della documentazione prodotta in piena conformità a quanto richiesto nell’avviso pubblico, come pure verificata senza alcuna riserva in occasione dell’incontro del 19 marzo scorso, questa amministrazione, nonostante reiterate diffide non ha ritenuto di addivenire alla stipula del contratto di locazione dell’immobile offerto”- scrive la S. Antonio Srl- “alla luce di tale grave inadempimento, avendo realizzate opere richieste ed accettate da questa amministrazione, al fine di limitare i danni subiti, ha ritenuto previa comunicazione, di retrocedere da ogni impegno assunto nei vostri confronti e di proporre l’utilizzo dell’immobile in questione ad altro utente, sottoscrivendo contratto di locazione”. E la notizia è quella circolata ieri sulla scuola media Capograssi che andrà nell’ex convento di S. Antonio. E in questo imbarazzante gioco a chi è più forte, dove sono state poste quasi in un duello due scuole di Sulmona, non si capisce ora quando e come il De Nino-Morandi troverà la via di casa. Il Presidente della Provincia, contattato da questa testata, non si è reso reperibile e il consigliere provinciale Mauro Tirabassi, che si era fatto promotore di una mozione in Consiglio per chiedere un tavolo urgente a tutte le parti coinvolte, passa all’attacco. “Il Presidente Caruso non risponde alle telefonate e resto completamente amareggiato dal suo atteggiamento”- si limita a dire Tirabassi che apre il caso politico ed è pronto anche alla rottura con Caruso, almeno sul caso di specie. In Provincia le acque sono agitate come pure in città il clima non può definirsi sereno. Perché per una scuola che ride ce n’è un’altra che aspetta e resta in lista d’attesa. Ed è davvero difficile considerare tale risultato un successo amministrativo. Si torna al punto di partenza.

Andrea D’Aurelio

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