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SULMONA -  Niente più  capoufficio/responsabile con la conseguente perdita di autonomina dell’ufficio di Sulmona. La riorganizzazione regionale in corso sembra prevedere per gli Uffici Culturali presenti sul territorio abruzzese, anche l’accorpamento dell’Agenzia per la Promozione Culturale (APC) e Centro Regionale Beni Culturali(CRBC)di Sulmona /Castel di Sangro all’Ufficio APC di Avezzano. A lanciare l’allarme e a chiedere un passo indietro alla Regione è Rosa Giammarco, Presidente di Italia Nostra, già Responsabile dell’Apc di Sulmona. “Giova ricordare” afferma “ che il precedente Governo aveva già chiuso l’unico CRBC(Centro Regionale Beni Culturali) incurante dei danni e delle conseguenze derivanti da tale infausta decisione e comprovante la scarsa conoscenza da parte della politica delle attività e dei servizi resi. Anni di investimenti di soldi pubblici, di energie e professionalità specializzate per la catalogazione informatizzata di quasi centomila schede di beni culturali abruzzesi, cancellati con un colpo di penna. Cancellati servizi delicati e importanti dimostratisi utili dopo il terremoto per la ricostruzione di beni ed opere d’arte, servizi di ausilio alle forze dell’ordine in caso di furto e riciclaggio di opere d’arte”. La Sezione di Italia Nostra di Sulmona/Castel di Sangro ha rivolto istanza all’Assessore al ramo affinchè venga rivista la proposta, non ancora diventata decisione, dell’accorpamento dell’APC di Sulmona/Castel di Sangro con la sede di Avezzano.  (a.d’.a.)

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