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SULMONA – Una struttura moderna e all’avanguardia, tre camere a disposizione per tutti i riti, una sala riservata alla vestizione e alla tanatocosmesi e un piano riservato ai familiari degli estinti che sarà operativo dalla prossima primavera. E’ stata inaugurata oggi la prima casa funeraria operativa nella città di Sulmona. Un luogo per rendere più decoroso a familiari e amici l’estremo momento del saluto prima delle esequie del defunto. A promuovere il progetto sono state due imprese funebri sulmonesi di lunga e stimata esperienza, Caliendo e Celestial, e l’investimento complessivo si aggira oltre il milione di euro. L’opera è frutto di un progetto realizzato dallo studio dell’architetto Alberto Bisciardi di Avezzano, con l’imprenditore Ennio Caliendo junior. I lavori sono stati appaltati alla società Ciesse sas di Sulmona con il contributo (per la mediazione) dell’agenzia Bonifazi. La casa funeraria è stata realizzata tenendo conto del risparmio energetico e della sicurezza sismica e si sviluppa su un piano per un totale di 1.200 metri quadrati in un’area verde di circa 3mila metri quadri. I lavori di costruzione dello stabile sono stati avviati nel 2018, in un sito a confine con la nuova palazzina nell’area dell’ospedale che ospita gli uffici Asl e i laboratori ospedalieri, nell’ambito del “Parco del welfare Pontenuovo. “Il servizio è completamente gratuito e l’obiettivo è quello di dare dignità all’ultimo viaggio”- commentano soddisfatti i promotori che hanno inaugurato la struttura assieme al sindaco di Sulmona, Annamaria Casini. A dare nuovo impulso all’iter è stato l’allora assessore all’urbanistica, Mariella Iommi, in concerto con l’ex Dirigente del terzo settore Katia Panella, attraverso l’adeguamento del regolamento comunale alla legge regionale in materia di polizia mortuaria che prevede l’installazione di case funerarie e luoghi di commiato. Una struttura che dà anche una boccata d’ossigeno all’economia della zona con l’attivazione di una decina di posti di lavoro, già selezionati. Dopo anni di attesa finalmente la casa funeraria è realtà.

Andrea D’Aurelio

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