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SULMONA – Un anno e mezzo per attendere un trattamento logopedico con le famiglie che si trovano costrette a ricorrere alle strutture private. A denunciare il caso è il Tribunale per i diritti del Malato che sta predisponendo una lettera da spedire alla Direzione Generale della Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila. Il caso è quello di una famiglia di Sulmona che si è recata nella Asl di via Gorizia per prenotare l’esame. Sono passati un anno e mezzo e dall’azienda sanitaria non è pervenuta alcuna risposta. A quel punto la mamma del minore, che necessita del trattamento, si è rivolta a una struttura privata. “Invitiamo la Asl a prestare più attenzione perché abbiamo a che fare con una platea delicata e in ballo ci sono anche minori”- fa notare l’avvocato del Tdm Catia Puglielli che riprende: “all’azienda sanitaria chiediamo di risolvere rapidamente il problema o, se non si trovano soluzioni alternative, pensare a un modo per rimborsare la prestazione agli utenti”. Per il responsabile del Tribunale del Malato Edoardo Facchini è tutta una questione di organizzazione. “Stiamo predisponendo una lettera alla Asl perché, lo ripetiamo ormai da anni, bisogna cambiare il sistema”- interviene Facchini- riferendosi ai disagi riscontrati nella logopedia ma anche con il neuropsichiatra infantile. Il Tdm incalza la Asl a prendere in seria considerazione il problema che reca non pochi disagi al percorso cognitivo dei minori bisognosi di trattamenti ad hoc.

Andrea D’Aurelio

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