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SULMONA – “Nell’ultimo atto del palcoscenico della vita fate onore al valore, perseguite l’amore, esaltate il lavoro con cuore”. Le doti poliedriche dell’amato professore Bruno Quadraro risuonano ancora, a un anno esatto dalla sua morte. Sulmona non riesce a dimenticare le parole sancite nel suo testamento morale, un regalo e un monito attualissimo per la sua amata città. Bruno Quadraro morì il 3 maggio 2015 nel nosocomio cittadino, dopo una lunga malattia. Aveva 73 anni. La notizia nel giro di qualche ora mise in ginocchio il capoluogo peligno. Sulmona continua a piangere un grande uomo, un instancabile docente, un politico, un sulmonese che il “bene della città” non lo faceva a chiacchiere. Quadraro è stato docente di inglese nel Liceo “ E. Fermi” di Sulmona. Nel 1999 ha ricoperto il ruolo di assessore alla cultura della Giunta Di Masci e ha militato anche nel mondo dello sport. Non ha fatto mai mancare il suo contributo per il progresso e la crescita del capoluogo peligno. Nel prossimo mese di ottobre sarà presentato il suo testo di poesie, finanziato dalla Fondazione Carispaq, nel ricordo delle tante sfaccettature sociali ed umane che hanno caratterizzato la sua personalità. Ciao Bruno. Sulmona, mai come oggi, ha bisogno di un angelo in cielo.

Andrea D’Aurelio

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