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SULMONA – Anche il Tribunale di Sulmona, come numerosi tribunali italiani, si è dotato di un sistema elettronico in grado di mostrare ai visitatori e agli avvocati, le aule e i magistrati per tutte le udienze previste nella giornata. Il display è stato installato circa quattro mesi fa ma è entrato in funzione solo questa mattina, balzando all’occhio di quanti sono passati al Palazzo di Giustizia. Il dispositivo, collocato all’ingresso del Tribunale sopra la portineria, consente di focalizzare immediatamente l’aula dove si tengono le udienze, la tipologia delle stesse e i magistrati associati. Arriva quindi lo stop alla confusione e all’andirivieni tra un piano e l’altro del Palazzo di piazza Capograssi. Con il display sinottico gli utenti si possono facilmente orientare ma soprattutto si comincia ad abbracciare la frontiera della digitalizzazione. E in un Tribunale che, per effetto della riforma della geografia giudiziaria è considerato già chiuso, sicuramente il segno di innovazione è stato accolto con soddisfazione e sorpresa. Anche se il grande passo della digitalizzazione verrà fatto con il progetto Capograssi che prenderà il via all’ex Caserma Pace, come concordato in un summit tra gli addetti ai lavori qualche giorno fa. Il progetto intitolato a Giuseppe Capograssi, insigne filosofo e giurista sulmonese, è stato selezionato nel 2017 dalla Commissione di valutazione della Regione, nell’ambito dell’avviso pubblico per il rafforzamento delle competenze digitali degli uffici giudiziari, inserito nel piano dei finanziamenti Fse 2017-2019 e voluto dall’ex assessore regionale Andrea Gerosolimo. Il progetto, destinato a diventare una best practice da replicare a livello regionale e anche su scala nazionale, mira a snellire i tempi dei procedimenti giudiziari, riducendo l’arretrato e accelerando la tempistica nella definizione delle controversie. Tutto questo al fine di contribuire in maniera significativa al miglioramento degli standard di efficienza della giustizia su tutto il territorio abruzzese. Tra i partner del progetto ci sono la Fondazione Capograssi, del Consorzio per il Polo Universitario di Sulmona e del Centro Abruzzo, del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Sulmona e della Fondazione per lo Studio del Diritto Penale e Penitenziario.

Andrea D’Aurelio

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