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SULMONA – Tutti confermati i quattro arresti eseguiti dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona sugli episodi della violenza selvaggia in città. Gli uomini dell’Anticrimine, guidati dall’ispettore superiore Daniele L’Erario, avevano arrestato nell’arco di un mese quattro persone di cui un minore che ha l’obbligo di permanenza in casa. Il Gip del Tribunale di Sulmona Marco Billi e il giudice del Tribunale per i Minorenni dell’Aquila hanno convalidato tutte le misure cautelari dal momento che sussiste il pericolo di reiterazione del reato. Il primo episodio risale al 4 febbraio, l’aggressione in via Carrese. Un 25enne di Pratola Peligna si era recato al pronto soccorso dopo essere stato colpito con una bottiglia sotto l’occhio sinistro. Dopo una serie di interrogatori e riscontri fotografici, in assenza di telecamere, gli agenti sono risaliti a un 25 enne sulmonese che è stato sottoposto agli arresti domiciliari, non avendo pregiudizi di polizia. Due giovani rom invece il 12 febbraio scorso hanno picchiato selvaggiamente un ragazzo di Introdacqua, che passava lungo corso Ovidio con la sua auto. Un’aggressione avvenuta in due fasi, la prima nell’intersezione fra via Solimo e Corso Ovidio e la seconda in piazza Carlo Tresca. Tutto sarebbe partito da un colpo di clacson. Coinvolto in questo caso anche un minorenne colpito da obbligo di permanenza in casa. Quest’ultimo, qualche settimana dopo, si è reso responsabile di altra aggressione nei confronti di un giovane Pratola in via Solimo, fuori da un locale. Dopo essersi visto negare una sigaretta avrebbe colpito il ragazzo con calci e pugni, tanto da procurargli lesioni gravissime e successivi interventi al reparto maxillofacciale dell’Aquila. In questo caso due suoi amici non italiani, uno maggiorenne e l’altro minorenne sono stati denunciati per favoreggiamento, avendo eluso le indagini. Un altro giovane, inoltre, è stato denunciato per aver minacciato di morte un testimone dei fatti di piazza Tresca.

Andrea D’Aurelio

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