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SULMONA – “Scuola, cultura e solidarietà. Così la mafia sparirà”. E’ uno dei tanti cori e striscioni che sono stati protagonisti questa mattina a Sulmona del corteo contro le mafie e la corruzione. Tutte le scuole della città, ma molte sono arrivate anche da tutta la regione, hanno dato vita questa mattina ad un serpentone che che si è snodato tra le vie di Sulmona per approdare nell’anfiteatro naturale del Parco fluviale Daolio. Il cattivo tempo e le temperature ancora invernali nel primo giorno di primavera non hanno fermato la voglia degli studenti di essere presenti alla XXIII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Centinaia di giovani uniti per riaffermare la loro solidarietà con le vittime della criminalità organizzata ed il loro impegno di persone libere contro ogni forma di criminalità e di violenza. Ad accoglierli, al parco Daolio, il saluto dei militanti dell’associazione Libera, promotrice della giornata e la testimonianza di Roberta Mauri, figlia di una vittima innocente di mafia, Ambrogio Mauri. “Bisogna coltivare nei giovani la cultura del rispetto delle regole e del rifiuto alle lusinghe e ai ricatti del potere”, ha detto Roberta Mauri, “perché abbiano consapevolezza che la corruzione è atto contro la comunità e quindi contro se stessi”. Subito dopo sono stati letti i nomi di tutte le vittime innocenti della mafia. A mezzogiorno i manifestanti si sono spostati nell’auditorium del Centro pastorale diocesano, in viale Roosevelt, dove si è tenuto il collegamento diretto con la piazza di Foggia e con don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Tutte gli eventi sono stati organizzati dall’associazione Libera e condotti da Fiorenza Quadraro. Sulmona marcia contro la mafia e riparte dai giovani. Perché la mafia uccide ma il silenzio pure.

Andrea D’Aurelio

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