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SULMONA – Per il Tribunale di Sulmona permane il pericolo di reiterazione del reato. Resta dietro le sbarre S.D.R., la 45 enne di etnia rom, arrestata circa sei mesi fa per usura e tentato omicidio. Per lei, chiusa in carcere dal mese di ottobre 2018, erano stati chiesti gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico proprio per scongiurare il pericolo di reiterazione del reato. Per il giudice però non c’è modo di attenuare la misura cautelare. L’istanza presentata dall’avvocato del foro di Sulmona, Silvia Iafolla, è stata rigettata. Ma il Tribunale sta valutando le condizioni di salute della donna, su richiesta del legale. Il giudice infatti ha trasmesso l’ordinanza alla Asl di Teramo per valutare se lo stato di salute della donna è compatibile con una misura cautelare alternativa, ad esempio il carcere in ospedale, alla luce delle deduzioni della difesa. L’azienda sanitaria dovrà quindi presentare una relazione su richiesta del Tribunale. Nell’inchiesta sono coinvolte altre tre persone della famiglia rom. Il più giovane, S.L di 22 anni, è stato rimesso in libertà con l’obbligo di firma, dopo che sono cadute le esigenze cautelare. Restano in carcere, oltre alla 45 enne, B.S. di 43 anni e L.M. di 69 anni. Entrambi sono accusati di usura assieme al ragazzo che resta indagato. Tutto è cominciato dall’aggressione perpetrata nel mese di settembre in un autolavaggio. Le indagini effettuate dalla Squadra Anticrimine del Commissariato di Sulmona, coordinata dall’ispettore superiore Daniele L’Erario, avevano accertato che alla base dell’aggressione c’era un prezzo non onorato, circa 19 mila pagati dal 2014 quando il debito ammontava a circa 3 mila euro. L’interesse usuraio si attesta quindi intorno al 20%. Ma quando la famiglia della vittima ha cominciato a opporsi sono partite botte e minacce. La responsabile della brutale aggressione, accecata dalla rabbia, si è presentata nell’autolavaggio gestito da un’altra donna, di nazionalità straniera, dove sarebbe scoppiata una forte lite sfociata nell’aggressione a colpi di chiave inglese. Una scena da far west chiusa con il danneggiamento anche di un’altra auto che si trovava in quel momento nell’autolavaggio. L’inchiesta sull’usura coinvolge poi anche un ex Dirigente scolastica e una broker assicurativa.

Andrea D’Aurelio

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