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SULMONA – L’impianto del reparto di Medicina Nucleare non funziona e tutte le prestazioni sanitarie prenotate per questa settimana sono state rimandate ad altra data. Una raffica di disagi per gli utenti del nosocomio dell’Annunziata. Qualcuno è stato sottoposto addirittura al viaggio della speranza. E’ il caso di un sulmonese che aveva prenotato al Cup di Sulmona una scintigrafia da eseguire presso la Medicina Nucleare del locale presidio ospedaliero. Si reca in ospedale e trova un cartello. Non è possibile sottoporsi alle cure quel giorno. Da lì l’invito a fare le scale e bussare alle porte della radiologia. Alla fine si è sentito dire che doveva recarsi al San Salvatore dell’Aquila. “Al di là del caso di specie, abbiamo raccolto alcune segnalazioni che ci hanno spinto a verificare”- spiega il responsabile del Tribunale per i diritti del Malato Edoardo Facchini- “la rottura dell’impianto ha fatto slittare tutti gli esami prenotati per questa settimana con gli utenti che sono stati avvisati del rinvio”. Certo è che se il Cup prenota una prestazione sanitaria all’ospedale di Sulmona, il paziente non può finire al capoluogo di regione. In ogni caso la settimana da incubo per gli utenti della Medicina Nucleare sta per finire. Da lunedì tutto dovrebbe rientrare nella normalità con la speranza che la sfilza di esami rimandati possano essere recuperati a breve. In gioco, come al solito, c’è la salute dei pazienti e anche l’accessibilità ai servizi sanitari.

Andrea D’Aurelio

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