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PRATOLA PELIGNA – Il partito ci stava pensando a candidarla alle prossime elezioni regionali ma il sindaco di Pratola Peligna Antonella Di Nino non ci pensa due volte a rigettare la proposta al mittente, difendendo lo scranno di primo cittadino che ha ottenuto nel giugno 2017 dopo la vittoria nelle elezioni amministrative. A differenza delle candidature alle elezioni politiche, per le quali la Di Nino scese in campo lo scorso marzo senza rientrare però negli eletti di Palazzo Madama, questa volta le due cariche risulterebbero incompatibili visto che Pratola supera i 5 mila abitanti di densità. Una candidatura alle regionali comporterebbe le dimissioni di Antonella Di Nino da sindaco del comune peligno. Ma il primo cittadino non vuole nemmeno sentir parlare di questa parola che- afferma- “non è contemplata nel suo vocabolario politico”. D’altronde è proprio vero. Comune che vai usanza che trovi. ”Nel mio agire politico non ho mai lasciato spazio alla parola dimissioni. L’impegno per la comunità di Pratola Peligna che mi ha eletto un anno fa resta la mia priorità, nel rispetto che si deve ai cittadini che richiedono senso di responsabilità e una guida presente nell’amministrazione comunale – ha spiegato il sindaco – del resto, quando ho scelto di accettare la candidatura al Senato, l’ho fatto perché avrei potuto continuare a fare il Sindaco anche in caso di elezione”. “Ringrazio il presidente Nazario Pagano per la fiducia e la stima che non perde mai occasione di dimostrarmi, e sono naturalmente lusingata per ritenere la mia figura tra quelle da spendere per Forza Italia e il centrodestra per la guida della Regione Abruzzo” conclude Di Nino. Le elezioni regionali possono tenersi domenica 11 novembre 2018 con termine per la presentazione delle liste all’11 ottobre 2018 oppure nell’ultima domenica utile (entro 90 giorni) cioè il 18 novembre 2018; l’ineleggibile che vuole candidarsi deve dimettersi entro il 6 ottobre 2018. Ma il vertice per fissare le elezioni si terrà solo nella prossima settimana, ormai a settembre, con il centrosinistra che ha fatto di tutto ed è riuscita a far slittare il più possibile il voto.

Andrea D’Aurelio

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