banner
banner

CASTEL DI SANGRO – E’ durata solo 24 ore, fortunatamente, la sospensione delle attività del reparto di chirurgia dell’ospedale di Castel Di Sangro che era stato chiuso ieri dalla Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila per carenza di personale e riattivato in giornata. Ma contestualmente sul Bura ( Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo) è stato pubblicata la determina che rilascia il parere di compatibilità per la creazione di un poliambulatorio con specializzazione chirurgica. Una coincidenza che non è piaciuta al Tribunale per i Diritti del Malato che chiede lumi alla Regione. Nella determina viene rilasciato “il parere di compatibilità programmatoria regionale, ai fini del rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione, in un’unità immobiliare del comune di Castel Di Sangro, di un poliambulatorio costituito da ambulatori di specialistica medica e di specialistica chirurgica”. “La creazione di un poliambulatorio è inserita nel processo di riqualificazione della rete ospedaliera e del depotenziamento del nosocomio. Vorremmo capire dalla Regione se la linea politica è quella della riqualificazione e quindi dell’attuazione dei cronoprogrammi o si cercherà di ribaltare l’intera legislazione al fine di salvaguardare i nosocomi tenendo conto delle criticità del territorio”- interviene il coordinatore del Tdm, Catia Puglielli. Il reparto di chirurgia era stato disattivato per carenza di personale. La pianta organica prevede l’impiego di quattro unità più un direttore. Ma è solo uno il chirurgo costretto a fare la spola da Sulmona a Castel Di Sangro. Dopo la minaccia di un esposto alla Procura per interruzione di pubblico servizio l’allarme è rientrato ma ora si attendono risposte sul poliambulatorio.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento