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PRATOLA PELIGNA – La commozione dei pellegrini di Gioia dei Marsi che anche davanti il Santuario chiuso per i lavori di adeguamento sismico si sono inginocchiati rinnovando la devozione alla Madonna della Libera, l’apprezzata presenza degli eroi di Rigopiano che hanno portato a spalla la statua della Vergine, il via vai di gente da tutto il territorio peligno, il ritorno dei pratolani sparsi in Italia e all’estero, il lungo corteo processionale all’insegna della preghiera e della grande partecipazione dei fedeli. Questi i momenti salienti della prima settimana di festa in onore della Madonna della Libera di Pratola Peligna. Respiro di sollievo per il Presidente del comitato Maurizio Santangelo e la mastra Terzina Pace che già scaldano i motori per le celebrazioni dell’ottava della festa che vedrà un programma civile più corposo con la presenza di Demo Morselli (venerdì) e Silvia Mezzanotte (sabato). Tutto è filato liscio, secondo tradizione, nonostante la chiusura del Santuario. In un solo week end le piazze e i quartieri del centro peligno si sono riempiti per la gioia dei pratolani dal momento che la festa della Madonna della Libera resta l’appuntamento più sentito dell’anno. Una tre giorni dove anche il sole ha fatto la sua parte. Rientrata la processione è cominciato un violento temporale, come se la Madonna ci avesse messo la mano. Qualche vena polemica è arrivata nel finale a proposito dei fuochi pirotecnici preparati dal quartiere di piazza Primo Maggio. Troppo lunghi per il parroco padre Renato Frappi. Non sono dello stesso avviso i residenti della zona. Discussione aperta nelle piazze del paese ma anche sui social con la festa che, nel frattempo, prosegue senza intoppi.

Andrea D’Aurelio

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