banner
banner

SULMONA – Avanti tutta con l’operazione sicurezza. Il Comune pagherà di tasca propria e incrementerà i fondi in bilancio. Non si fa prendere dallo sconforto la consigliera comunale, Roberta Salvati, all’indomani della bocciatura del Ministero dell’Interno che non ha finanziato il progetto di implementazione della videosorveglianza presentato dal comune di Sulmona. Se in graduatoria il comune peligno finisce all’ultima pagina, la Salvati rimarca che “non viene vanificato il lavoro che c’è stato dietro, dalla mappatura delle aree strategiche ai fondi allocati in bilancio, che ci ha permesso di avere il polso della situazione”. Il Ministero dell’Interno ha finanziato con una dotazione complessiva di 37 milioni di euro soli i primi 428 comuni ma i criteri per la stesura sono stati l’indice di delittuosità della provincia, l’indice comunale, l’incidenza dei fenomeni di criminalità diffusa registrati nell’area urbana da sottoporre a videosorveglianza, l’entità numerica della popolazione residente, la richiesta di finanziamento in rapporto con il cofinanziamento messo a disposizione dal Comune. “Siamo stati penalizzati dall’indice di criminalità ma era davvero difficile ottenere il finanziamento”- sottolinea Salvati spiegando che “nulla è perduto perché ora spenderemo i 30 mila euro che ho fatto allocare in bilancio che si andranno ad aggiungere a un’altra somma che chiederò per il prossimo consuntivo, dopo un raccordo con la maggioranza”. Le zone che necessitano dell’impianto di videosorveglianza sono il centro storico compreso all’interno delle due circonvallazioni, la zona compresa tra via Cappuccini e via L’Aquila ( anche via Avezzano), la zona compresa tra viale Costanza e via Lamaccio, la zona compresa tra viale della Repubblica e l’ex strada statale 17, le frazioni del comune di Sulmona.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento