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SULMONA – Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi ma perchè no anche a Capodanno. Se il 25 dicembre si passa come da tradizione in famiglia per l’ultimo dell’anno non mancano uscite fuori porta e per gli albergatori sulmonesi comincia il conto alla rovescia. Al momento, stando alle primissime stime, l’affluenza per il ponte di capodanno si ferma all’80 per cento. Manca quel 20 per cento per arrivare al sold out che resta ancora lontano anche se non si escludono prenotazioni dell’ultimo minuto. Il calendario gioca a favore dal momento che si potrebbe scegliere anche una tre giorni che comincia sabato 30 dicembre e finisce il 1 gennaio 2018. Ma il tasso di permanenza negli alberghi, ultimamente, non supera i due giorni quando tutto va bene. “Sono mutate le scelte delle famiglie che nel corso dell’anno pianificano le visite”- fanno sapere Antonella e Domenico Santacroce dell’associazione albergatori che hanno incassato le prime prenotazioni per l’ultimo dell’anno. “Ci saranno sempre le richieste dell’ultimo momento ma non dobbiamo riporre tutte le speranze per il capodanno”- aggiungono i due. Natale si è confermata la festività dell’anno dedicata alla famiglia e alla tradizione. Fatta eccezione di quei sulmonesi sparsi in Italia che sono rientrati in patria, gli alberghi hanno registrato un tasso di occupazione del 2-3 per cento, come ci si aspettava d’altronde. Ora si guarda al capodanno partendo da una percentuale che oscilla fra il 70 e l’80 per cento. “Dobbiamo puntare a tutti i costi al tutto esaurito nelle strutture alberghiere”- interviene il Presidente del Consorzio albergatori Gianluca Casaccia che ripone l’accento sulle iniziative programmate sul capodanno. “Purtroppo ho dovuto rispondere alle tante domande dei turisti, spiegando che non ci sono particolari eventi in programma per l’ultimo dell’anno ma questo deve interrogare anche noi in prima persona”- chiosa l’albergatore. Passato il Natale al via quindi un altro count down.

Andrea D’Aurelio

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