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VITTORITO – “Prima avevamo un disegno ed oggi quel disegno è diventato realtà”. Con queste parole il sindaco di Vittorito, Carmine Presutti, ha inaugurato il nuovo plesso scolastico, che ospiterà la scuola primaria del paese, alla presenza dell’ex Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianni Letta, dell’assessore regionale Lorenzo Berardinetti, del Presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, del vescovo di Sulmona-Valva mons. Michele Fusco che ha benedetto la nuova struttura antisismica prima dell’esibizione degli studenti che sono stati i veri protagonisti della giornata, come è giusto che sia, con canti e poesie. In diciotto mesi la costruzione del nuovo plesso è stata completata a tempo di record a giudicare dalle lungaggini burocratiche che contraddistinguono gli appalti pubblici. Ma non è finita qui perchè ora comincerà l’ampliamento della scuola dell’infanzia, un edificio vicino perché sarà separato dalla nuova scuola, riservato agli alunni dell’infanzia. Il tutto rientra nell’unico progetto “Scuola d’Abruzzo il futuro in sicurezza”, varato dalla giunta Chiodi, con un plafond di 1, 3 milioni di euro per Vittorito. “Questa scuola ha un significato simbolico, quello della rinascita, perché chi pensa alla scuola pensa al futuro”- ha esordito il Sottosegretario Letta- spiegando che “la forza di questa terra e di questo popolo ha saputo risorgere e guardare al futuro con la stessa tenacia degli abruzzesi”. Poi ha ricordato l’importanza dell’armonia e della collaborazione, valori che dovrebbero essere alla base della ricostruzione morale. Al contrario del rancore che- ha concluso l’ex Sottosegretario- è stata la parola chiave del 2017 scelta dal Censis. La scuola è stata costruita in una zona periferica del paese che ha conservato i caratteri di ruralità fino ai primi anni Ottanta quando ha visto svilupparsi lungo la Via Di Fuori una nuova edificabilità. Nel sito retrostante alla scuola invece, sono stati realizzati impianti sportivi a servizio dell’area e della scuola. Per questo motivo il progetto proposto segue una logica insediativa eco- logica e biocompatibile il più possibile con l’area, inserendo non a caso un tetto verde, conservando anche un attento rapporto volumetrico con l’intorno e la strada adiacente, recuperata a seduta pubblica per i cittadini. Al progetto hanno lavorato gli architetti Claudio Mastrogiuseppe, Gianluca Fagagnini, Gino Lozzi, Ilaria Panetta e gli ingegneri Mirco Santilli, Marco Santangelo, Regine Colarocco. I lavori sono stati realizzati dalla ditta Gas, il cui amministratore è Antonio Angelone.

Andrea D’Aurelio

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