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SULMONA – Parte da Sulmona il progetto pilota dei migranti volontari nel verde pubblico e nel decoro urbano grazie al protocollo d’intesa siglato fra il Comune e l’Ipab Casa Santa dell’Annunziata a novembre 2015 ma che ora, finalmente, sarà attuato. Il capoluogo peligno è il primo comune nella provincia dell’Aquila a porre in essere un’iniziativa di questo tipo, volta all’accoglienza e all’inclusione dei richiedenti asilo. Entro dieci giorni ventidue migranti, tutti fra i diciotto e i ventidue anni, ospiti nella struttura di Corso Ovidio della Casa Santa, cominceranno la loro opera di volontariato che consisterà nella sistemazione e pulizia del verde pubblico, rifacimento della segnaletica stradale, sistemazione della rete fognaria e vari interventi di pubblica utilità. Il Comune di Sulmona mette a disposizione strumenti e attrezzature. La Casa Santa garantisce l’assicurazione e la formazione. Già da lunedì partiranno infatti dei corsi di avviamento all’attività di volontariato. “E’ un progetto che è stato pensato dalla scorsa amministrazione ma oggi viene attuato”- sottolinea il vice sindaco e assessore al sociale Mariella Iommi che tiene a precisare che quello dei migranti sarà un impegno esclusivamente volontario. “In provincia siamo i primi ad adottare questo protocollo d’intesa che vuole essere un modello anche per le cooperative cittadine. Con loro ci siederemo intorno a un tavolo”, annuncia l’assessore. Grande la soddisfazione del Presidente dell’Ipab Casa Santa Dario Recubini. “Mi complimento con questa amministrazione per la velocità delle operazioni che hanno permesso l’attivazione della convenzione”- rimarca Recubini- ricordando che la presenza dei migranti porta lavoro alla gente del posto”. Tocca a Paolo Giorgi, che da anni segue i migranti nel loro percorso di socializzazione, ricordare che per gli uomini l’accoglienza è un dovere. A rilanciare l’alto valore dell’inclusività è la consigliera comunale Roberta Salvati che seguì il progetto sin dal suo concepimento nella passata amministrazione.

Andrea D’Aurelio

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