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SULMONA – Il Ministero di Giustizia ha dato il via libera ad un investimento di oltre 15 milioni e mezzo “per la esecuzione del nuovo padiglione per 200 posti nel cercare di Sulmona”. Lo ha annunciato il deputato abruzzese di Sel-Sinistra Italiana Gianni Melilla al termine della risposta in aula di oggi alla sua interpellanza sulla situazione delle carceri abruzzesi da parte del sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri. Negli istituti penitenziari abruzzesi la popolazione carceraria è di 1.694 detenuti a fronte di una capienza regolamentare di 1.587 posti detentivi. “Il Ministero ha elaborato un piano di azione nazionale per la prevenzione dei suicidi in carcere, e questa scelta è particolarmente importante in una Regione come l’Abruzzo in cui vi sono ricorrenti suicidi, tentativi di suicidio, e centinaia di casi di autolesionismo gravi – ha spiegato Melilla in una nota -. Nel solo carcere di Sulmona negli ultimi 10 anni vi sono stati 13 suicidi. Ho ribadito la necessità di destinare nuove risorse finanziarie per coprire i vuoti di organico nel personale penitenziario, dalla polizia agli educatori, dagli amministrativi alle professioni sanitarie. Vi è una complessità della popolazione carceraria con molti detenuti psichiatrici, tossicodipendenti e stranieri da affrontare in termini globali – ha continuato -. Infine occorre investire nuove risorse per dare lavoro ai detenuti che attraverso un impegno professionale possono rieducarsi e avere un futuro di legalità quando usciranno dal carcere. L’efficacia delle misure alternative al carcere è un elemento strutturale di una nuova politica di esecuzione della pena su cui deve fondarsi il nuovo ordinamento penitenziario italiano. Il sottosegretario Ferri ha sottolineato che “il tema del sovraffollamento carcerario ha rappresentato una delle prioritarie criticità con le quali ci si è dovuti confrontare sin dall’inizio di questa legislatura”. “Il complesso delle iniziative assunte ha, tuttavia, costituito l’occasione per avviare un ripensamento integrale dei modelli di esecuzione della pena, che potranno condurre ad un nuovo equilibrio tra esigenze di sicurezza della collettività, tutela delle vittime dei reati, concreta attuazione dei principi costituzionali e dei diritti fondamentali dell’individuo – ha continuato -. Gli Stati Generali dell’esecuzione penale istituiti dal Ministro della giustizia, nati proprio dall’esigenza di avviare un ripensamento multidisciplinare dell’esecuzione della sanzione penale, potranno segnare una tappa importante lungo il percorso avviato dalla necessaria attuazione delle prescrizioni della Corte Europea dei Diritti dell’uomo”.

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