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COCULLO – Da Rieti, Roma, Catania e da ogni parte d’Italia a Cocullo per il tradizionale appuntamento del Rito dei Serpari. In migliaia hanno affollato piazze e quartieri del paese. Un’affluenza leggermente in calo rispetto gli altri anni per colpa delle condizioni atmosferiche poco favorevoli che hanno scoraggiato qualche turista. Un centinaio le bisce catturate quest’anno dai “serpari”. Per i numerosi visitatori mille emozioni e selfie a volontà. La storica manifestazione è candidata per il riconoscimento di patrimonio immateriale dell’umanità Unesco. “Credo ci siano tutte le caratteristiche. Il Rito dei Serpari è un elemento di riconoscibilità identitaria non solo per l’Abruzzo interno, ma per l’intera regione”. Lo ha detto il Governatore dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso, presente alla Santa Messa e alla processione. “ Io voglio fare qualcosa come Regione per migliorare il superamento delle difficoltà organizzative. Riconosco il significato e il valore di questo rito che ha una straordinaria religiosità”, ha aggiunto D’Alfonso. Almeno un migliaio le firme raccolte della Pro Loco a sostegno della candidatura, solo nella giornata di oggi. A ribadire che il progetto deve avere il sostegno del territorio sono stati il sindaco di Cocullo Nicola Risio e l’assessore Loreta Risio. La celebrazione della festa di san Domenico è incominciata con l’apertura della Porta della Misericordia, rito officiato dal vescovo di Sulmona-Valva Angelo Spina che ha celebrato la Santa Messa e ha presieduto il corteo processionale. “La carità è il fondamento della società, la vera soluzione della questione sociale”, ha sottolineato il presule nel corso dell’omelia, facendo notare come “ lo scenario attuale mette un grave e pericolosa ipoteca sul nostro futuro, a causa della distruzione della coesione sociale, la diffusione di sospetti, la polemica sterile, il disprezzo del bene comune e la dilagante corruzione”. Toccante e immortalato da tutti il momento dell’uscita della statua del santo dalla Chiesa, che viene ricoperta dai serpenti. In processione anche le autorità civili e militari, i sindaci dei comuni di Villalago, Bugnara, Anversa degli Abruzzi e Villamagna, il vice sindaco di Introdacqua, le giovani ragazze con i costumi tradizionali del paese e i “ciambellati”. Un’edizione, anche quest’anno, da incorniciare.

Andrea D’Aurelio

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