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SULMONA – Il moltiplicarsi di strumenti elettronici, la rete, il digitale, inevitabilmente sta producendo un abbandono del libro tradizionalmente cartaceo. Il libro per centinaia di anni ha costituito il supporto materiale della conoscenza e del sapere. Tutti abbiamo studiato sulle pagine dei libri, gli stessi docenti che anno accompagnato la nostra infanzia scolastica ed anche l’ attività universitaria si sono serviti del libro, che ora rischia di rimanere un semplice ricordo, un cimelio da tenere in bacheca. Il progresso è inarrestabile, sciocco opporsi ed ancorarsi a strumenti del passato. Ma come adeguarsi ai nuovi strumenti ? Come conservare l’utilizzo del libro in maniera adeguata ?
E’ evidente che stiamo vivendo momenti di grandi trasformazioni e non bisogna attaccarsi agli strumenti del passato né tantomeno demonizzarli.
Anche i giornali hanno perso gran parte della loro produzione, ormai la flessione della carta stampata è intorno alla metà. Giornali on line, la rete, il digitale costituiscono ormai fonte di rapida informazione.
Della crisi del libro e strategie didattiche si è parlato durante un convegno promosso dal Centro Studi e Ricerche Vittorio Monaco, tenuto nell’aula magna del Liceo Scientifico Fermi. Dopo i saluti del Dirigente Scolastico Massimo Di Paolo ed una breve presentazione della professoressa Filomena Monaco il prof. Maragliano docente all’Università ROMA Tre ha tenuto un ampia relazione sull’argomento.

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