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SULMONA – Come preannunciato durante una conferenza stampa tenuta qualche giorno fa dal Centro Studi e Ricerche “Vittorio Monaco”, sabato 14 gennaio ore 17.00 nella Sala Conferenze della Comunità Montana Peligna si terrà una interessante conferenza sul tema: ”La Turchia di Erdogan dopo il fallito colpo di stato: scenari e prospettive”. Illustrerà il tema Alessandro Fallavollita, già Ambasciatore d’Italia in Bosnia Erzegovina, Azerbaijan e Yemen. Fallavolita è un conoscitore dei problemi socio – politici del medio oriente. L’argomento trattato è quant’altri mai attuale dopo i recenti attentati avvenuti in Turchia. Introdurrà la conferenza Giuseppe Evangelista.
Come è noto la Turchia fa parte della NATO e chiede di far parte dell’Unione Europea.
Quale è il ruolo della Turchia nello scacchiere internazionale ? Quali le sfide di Ankara sul piano politico ed economico ? Non v’è dubbio che l’ascesa al potere di Recep Tayyip Erdogan ha segnato per la Turchia un periodo positivo nel campo soprattutto economico. Erdogan, salito al potere nel 2002 pima come presidente del consiglio dei ministri del partito “Per la Giustizia e lo Sviluppo” (AKP) poi dal 2014 come presidente, è ancora il leader incontrastato della repubblica. In questi anni ha posto in essere una serie di riforme atte a portare la Turchia nel mondo occidentale, potenziando i rapporti commerciali e creando serie e valide prospettive per un turismo massivo e capace di portare notevoli risorse economiche nel paese.
Oggi dopo il fallito colpo di stato del luglio dello scorso anno Erdogan è impegnato a fare pulizia allontanando i principali artefici del GOLPE. Ma la situazione più difficile appare proprio quella del terrorismo. Il paese ha subito negli ultimi due anni ben quindici attacchi terroristici, con decine e decine di morti, oltre al terrorismo di radice islamica, Erdogan deve far fronte al terrorismo curdo non meno pericoloso, non meno aggressivo. Il terrorismo tenta di colpire proprio il turismo che, con giusta intuizione, Erdogan aveva potenziato al massimo come importante fonte di risorse.
Oggi le condizioni interne ed esterne sono cambiate. Come dicevamo, la Turchia è obiettivo di continui attacchi terroristici, ma cosa è cambiato all’interno dopo il fallito colpo di stato ? Quali saranno le relazioni con l’Unione Europea ? quali le relazioni con gli Stati Uniti di Trump ?
A queste domande, crediamo, che la conferenza in programma darà adeguate risposte.
Gaetano Trigilio

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