banner
banner

SULMONA – Accomunati dal forte richiamo della patria e dall’attaccamento alla storia e alla tradizione della comunità, i tanti emigrati che hanno fatto fortuna all’estero si sono ritrovati nella frazione Cavate di Sulmona per i festeggiamenti di San Michele Arcangelo. Da Boston e dal Massachutssetz sono tornati nella patria di Ovidio, come ogni anno, quella patria che diversi anni fa hanno lasciato per esigenze dei lavoro. Con una breve e sentita cerimonia, svoltasi domenica scorsa nell’ambito della festa religiosa di San Michele, hanno ricevuto il saluto della comunità e delle istituzioni. Un omaggio è stato reso anche a quei emigrati che sono diventati eroi, difendendo la patria con la propria vita. Un momento vissuto anche dalle autorità, quest’anno al completo, con i sindaci di Sulmona, Pettorano Sul Gizio e Introdacqua e il Vice Presidente del Consiglio Comunale di Sulmona Fabio Ranalli. “Torniamo qui ogni anno perchè ci sentiamo sempre a casa e non possiamo evitare di dare il nostro contributo per la festa che unisce la nostra frazione dove siamo cresciuti”, hanno detto in coro gli italoamericani. “Dobbiamo portare avanti tutti insieme la vita di questo territorio per un futuro sano e prospero, la stessa sorte che è toccata ai nostri emigrati che sono andati altrove e hanno onorato le nostre radici. Anche da lontano hanno tenuto alto l’onore della patria e non l’hanno mai scordato”, ha sottolineato nel suo discorso il sindaco Annamaria Casini. La presenza del primo cittadino di Sulmona, che mancava da molti anni alla frazione Cavate durante i festeggiamenti del patrono, è stata valorizzata e apprezzata anche dal parroco padre Clemente. “E’ importante che questa zona della città non venga dimenticata. La presenza del sindaco sta a significare proprio questo: uscire dalle stanze di Palazzo e stare in mezzo la gente”, ha rimarcato Andrea Ramunno, consigliere comunale di Sulmona con delega alle frazioni. E’ intanto tempo di bilancio per i festeggiamenti di San Michele. Eccetto il maltempo di sabato sera che ha fatto saltare l’evento, tutto è filato liscio. L’evento clou è stato il concerto di Amedeo Minghi, riuscito alla perfezione con la fiumana di gente che ha affollato il quartiere fra fans accaniti e semplici curiosi. La festa civile si è chiusa ieri con la Sangria Party, l’animazione musicale di Radio Zico e del dj Alessandro Natale, una vera e propria ciliegina sulla torta.

Andrea D’Aurelio

Lascia un commento