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SULMONA – Il professor Raffaele Santini – scrittore- ha presentato il suo nuovo libro: “Feste e Tradizioni Nella Cultura Popolare Abruzzese” Ars Grafica Vivarelli Edizioni.
Amici, conoscenti, estimatori hanno affollato la sala San Panfilo del Centro Pastorale Diocesano. Numerosi i relatori tra cui Monsignor Michele Fusco nuovo vescovo della diocesi. Presente l’autore, ha coordinato i lavori il giornalista Giovanni Ruscitti.
Il professor Santini, poeta, scrittore, storico, antropologo ha scritto libri e saggi molto apprezzati nel mondo culturale abruzzese. Ha conseguito premi letterari: ricordiamo il premio Vincenzo De Meis a Roccapia, il Premio Città di Filetto ed altro.
Il recente libro rappresenta un passaggio fondamentale per la comprensione della cultura abruzzese, attraverso l’esame e la ricostruzione rigorosamente storica e certificata di manifestazioni religiose e folkloristiche, in cui un popolo ha impresso la sua vicenda storica vivendola da protagonista.
L’opera attuale è ponderosa ma di agevole lettura, perché ogni evento è raccontato in maniera autonoma, non legata ad altri eventi, per cui il lettore può approfondire la sua conoscenza di quella manifestazione che interessa. La rigorosa ricerca effettuata da Santini alla luce di documentati, fatti storici, costituisce garanzia di attendibilità.
Le leggende, le superstizioni, le usanze tradizionali si sviluppano in un ampio rapporto: uomo, ambiente animali, divinità. Nel libro viene evidenziata la radice pagana di molte manifestazioni popolari religiose, che la religione cattolica ha fatto proprie con il risultato che, attraverso i decenni, o forse i secoli, tali manifestazioni risultano un compendio tra paganesimo e cattolicesimo, come ad esempio la Festa dei Serpari di Cocullo che ha radici preromaniche e diventa poi la Festa di San Domenico.
L’autore pone bene in evidenza come tutte le manifestazioni o riti hanno una matrice comune: il carattere popolare, perché vissute dal popolo come protagonista.
Gaetano Trigilio

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