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SULMONA – ” Il Premio Capograssi deve avere lunga vita. Dovete rimboccarvi le maniche. Sulmona ha bisogno di Capograssi, un uomo che può trasferire la speranza ai giovani spesso disperati”. Lo ha detto il Presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi che ha presieduto al Teatro ” Caniglia” di  Sulmona il Premio Capograssi, nel sessantesimo anniversario della morte dell’insigne giurista.”Nell’esercizio del diritto questa figura ha lasciato un segno enorme. Capograssi ha dato il senso della radicazione del diritto e della cultura. E’ stato giurista e filosofo insieme”, ha rimarcato Grossi.Ad aprire la giornata solenne la deposizione della corona dall’alloro presso la statua in piazza Capograssi. I premi sono conferiti a Gaetano Calabrò, professore emerito di storia delle dottrine politiche dell’Università “ La Sapienza” di Roma, per la vita etica; Angelo Antonio Cervati, professore emerito di diritto costituzionale per lo stato di diritto; Ernesto Galli Della Loggia, professore ordinario di storia contemporanea e noto editorialista del “ Corriere della Sera” per l’attualità storica. E’ stato proprio Della Loggia a rimarcare come Capograssi nella sua vita è stato capace di mettere insieme la libertà individuale con l’autorità dello Stato. Un profondo equilibrio che il giornalista addita ai giovani. Il premio è tornato in città dopo otto anni grazie all’ex assessore comunale alla cultura Luciano Marinucci, al Presidente del Consorzio Universitario Fabrizio Politi, al Presidente Regionale della Fondazione Capograssi Lando Sciuba e a Gianni Febbo, già Comandante della Polizia Municipale di Sulmona. Una manifestazione che nel futuro non potrà più mancare.

Andrea D’Aurelio

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