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PETTORANO – Nel Borgo Medioevale di Pettorano sul Gizio proprio in prossimità del Castello Cantelmo, nell’ambito del progetto regionale “Open Day Winter 2016” è stata fatta rivivere la tradizione contadina di “Capetièmpe”, che per l’occasione è stata collegata alla tradizione celtica di “Halloween”
Capetièmpe era il capodanno contadino, finita la stagione del raccolto in novembre iniziava una nuova stagione agricola come ci ha precisa Margherita Coppola presidente della PRO – LOCO.
La manifestazione si è tenuta qualche giorno fa. Intorno alle 16.00 bambini e genitori si sono radunati in Piazza Umberto I°, è stata organizzata una sorta di processione per le vie del borgo tracciate con lumini per poi confluire nel piazzale della fortezza medioevale dove è stata allestita un’ampia tenda a mo’ di teatro dove sono stati rappresentati, da attori improvvisati, i riti di Capetièmpe.
Un’ idea interessante da parte degli organizzatori: rappresentare i riti di Capetièmpe con una commedia scritta oggi, ma con i contenuti di un tempo. I testi sono opera di Antonio Del Beato Corvi noto scrittore e poeta del nostro territorio.
Secondo la tradizione i morti tornano nella loro antica dimora . . . nella cucina, dopo cena, non si spazzolano le briciole cadute sul pavimento, si lascia la tavola apparecchiata con dell’acqua e del vino nei bicchieri per la cena degli spiriti trapassati.
Abbiano detto che la commedia è stata interpretata da attori locali improvvisati, ma che hanno preparato la rappresentazione con impegno ed entusiasmo, guidati comunque da un vero attore e regista Ezio Cardinale.
Nello spazio teatrale i bambini con il loro abbigliamento da Halloween hanno occupato i primi posti , ma gli adulti hanno affollato l’intero spazio, per assistere alla rappresentazione.
Soddisfazione è stata espressa dal Vice Sindaco di Pettorano Augusto De Panfilis tra l’altro infaticabile organizzatore della manifestazione.
Gaetano Trigilio

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