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SULMONA – Furbetti del cartellino, uffici bloccati, servizi assegnati in maniera poco trasparente, un sito web poco navigabile e fruibile, assenza di centri di aggregazione giovanile. E’ il ritratto dell’amministrazione comunale ad opera dell’associazione Gentia che un anno fa organizzò il confronto pubblico fra i sei candidati alla carica di sindaco. Cinque di loro sottoscrissero la Carta di Avviso Pubblico. L’associazione striglia gli amministratori ritenendo che “ad un anno di distanza dall’incontro pubblico non è stato dato corso agli impegni assunti”. “Sappiamo e comprendiamo come” afferma l’associazione Gentia “in questo primo anno di Amministrazione Casini, ci siano stati tanti problemi da affrontare, la gran parte dovuti alle conseguenze dei sismi e di eventi climatici eccezionali, ma riteniamo ingiustificabile che nessun membro della Giunta, né del Consiglio Comunale abbia avanzato proposte in tal senso. “Come Associazione Gentia, ma prima ancora come cittadini, abbiamo una necessità dalla quale non possiamo prescindere: riscrivere insieme il vocabolario della buona politica e della buona amministrazione per abolire una volta per tutte parole come clientelismo, favoritismo, opacità, inefficienza, immobilismo, interesse individuale e sostituirle con parole come imparzialità, merito, trasparenza, efficienza, efficacia, interesse generale. Come Associazione Gentia, prima organizzazione del territorio ad aderire alla rete di Libera. Associazioni, Nomi e Numeri contro le Mafie, ribadiamo l’importanza di quel codice di condotta e torniamo a renderci disponibili a cooperare in sinergia con le istituzioni locali e le altre realtà associative impegnate sul territorio per il bene comune e per rinnovare un forte senso di comunità“.

Andrea D’Aurelio

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