banner
banner

“Ma sì! La cardiologa mi ha detto di controllare la pressione, di prendere tutte quelle medicine, di non fare sforzi, di chiamarla se sento nuovamente il dolore al petto, di ridurre gradualmente le calorie…sì, lei dice di ridurre pian piano le porzioni, di mangiare solo una fettina di pane, invece che due, di bere l’acqua invece degli alcolici e di non cambiare bruscamente le mie abitudini alimentari.

pressione_2_00611Ma io lo so che sto male perché mi sono ingrassato, perché ho smesso di camminare come invece facevo prima; so che se faccio come dice lei dimagrisco tra 1 anno, invece io so come fare: adesso tolgo il pane, non mangio alla sera, la mattina anche stanchissimo mi alzo presto per andare a camminare a passo spedito e vedrete come risolvo tutto e come starò meglio! Altro che tutte quelle medicine!!Io non le prenderò! e mica posso stare a chiamarla per il dolore! tanto è sicuramente lo stomaco perché mangio troppo”.

Purtroppo accade anche questo e purtroppo l’epilogo non è piacevole per nessuno.

Innanzitutto, in quest’era digitale in cui si ha accesso a tutte le informazioni in un lampo, in cui si legge male cose sbagliate senza capacità di distinguo che purtroppo non si hanno se non dopo un adeguato e approfondito corso di studi, di esami e di specializzazione, bisogna smettere di fare da soli, smettere subito, perché è molto pericoloso. Ci si deve affidare ad un titolato competente di cui bisogna seguire le prescrizioni senza rimaneggiamenti personalizzati.

Subito poi, bisogna abbandonare il miraggio di ottenere tutto e subito: affinché le cose siano ben fatte bisogna metterci tempo, pazienza e attenzione. Purtroppo questa è anche l’epoca del “tutto subito”: tanto basta un click e il giorno dopo ti arriva a casa…!

Il nostro corpo non è fatto per essere stressato, per correre, per fare fatiche esagerate: ma questo apre un capitolo molto più grande che magari affronteremo in futuro. Lo stress di qualsiasi tipo è sempre un fattore estraneo e dannoso per il nostro organismo. Continuare a stressarlo o aumentare le richieste quando già sta lavorando in meiopragia (come ad esempio accade ad un fisico in sovrappeso) vuol dire rompere la corda.

Dobbiamo imparare a conoscere i ritmi e i tempi del nostro corpo e rispettarli, altrimenti prima o poi il meccanismo (perfetto ma delicato) si inceppa o si rompe completamente.

Lo sapete, ad esempio, che la mattina “è l’ora dell’infarto”? In realtà, questa è una frase ad effetto e con scopo divulgativo, perché le cose non stanno proprio così e l’infarto arriva nelle ore più disparate. Pur tuttavia, questo assioma vuole sottolineare che al mattino, al risveglio, si ha un picco di cortisolo, un picco di pressione arteriosa, di frequenza cardiaca e di stress per l’organismo: un obeso con dubbi dolori al petto non può uscire a correre dopo aver preso un caffè e evitato la medicina della pressione!

Accenno a questo concetto cui tengo in particolar modo: una persona in sovrappeso è una persona malata. Nel suo corpo si mettono in moto una serie di cambiamenti, di circuiti viziati, di meccanismi tesi al massimo che non permettono ulteriori aumenti di lavoro, di stress o ulteriori richieste.

Cioè, bisogna dimagrire, è fuori discussione. Ma si deve cominciare con la dieta, cioè con la correzione della dieta, non smettendo di mangiare ovviamente o riducendo drasticamente l’introito calorico, ma correggendo e riducendo piano piano.

L’attività fisica fa da corollario, senz’altro, ma va iniziata piano, con moderazione e soprattutto valutando lo stato del soggetto; a volte non va assolutamente iniziata prima che ci sia stata una certa perdita di peso!

Quindi, non mi dilungo ulteriormente o finisco col dirvi tutto in questo primo articolo, ma intanto vorrei che faceste vostri questi concetti:

– evitare assolutamente il fai da te

– seguire scrupolosamente le indicazioni dell’esperto fidato

– abbandonare l’ansia del “tutto subito”

– rispettare il nostro corpo come un tempio: lui non vi deluderà!

Alla prossima!